𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟖: 𝐒𝐄𝐗 𝐀𝐍𝐃 𝐅𝐄𝐄𝐋𝐈𝐍𝐆𝐒

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𝘚𝘪𝘯𝘧𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘯

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𝘚𝘪𝘯𝘧𝘰𝘯𝘪𝘢 𝘯. 5 𝘪𝘯 𝘥𝘰 𝘮𝘪𝘯𝘰𝘳𝘦 𝘖𝘱. 67:
𝘓𝘶𝘥𝘸𝘪𝘨 𝘷𝘢𝘯 𝘉𝘦𝘦𝘵𝘩𝘰𝘷𝘦𝘯









Era una casa enorme, imbandita di luci, muri bianchi color meringa e una moltitudine di scale in legno di mogano. Una volta entrati vi erano due persone alla porta che aspettavano, con infinta pazienza, di afferrare borse e cappotti di chiunque varcasse le soglie della reggia. Ma quel lusso, per chi viveva nel quartiere di Tribeca, era la normalità, l'ennesimo elemento quotidiano di ricchezza che abbelliva, senza importanza, lo status sociale.

La famiglia Smith, col suo impero, non guardava in faccia nessuno e proseguiva a testa alta noncuranti o interessati di trovarsi davanti un altro ricco ereditiere o il barbone ambulante che si sbronzava fuori dal supermercato. Erano importanti e lo sapevano.

Lo sapevano e ostentavano.

Una berlina nera arrivò giusto in tempo per fermarsi davanti alla porta, nella zona completamente privata solo per gli Smith, fermandosi in modo che l'autista potesse scendere dall'auto. Questo uomo, col completo e una faccia di chi non dormiva da più di ventiquattro ore, corse ad aprire lo sportello posteriore.

Una gamba affusolata e coperta un pantalone nero firmato capitolò sulla strada di Tribeca; si sollevò e afferrò la borsa, masticando l'aria d'inverno.

«Roger, quante volte devo dirtelo che non serve aprirmi la portiera?» non era un ammonimento. Nora Smith sorrise leggermente, «posso farlo da sola»

Ma Roger Bells — o il signor Roger, per lei — sospirò a bassa voce lanciando un'occhiata nei dintorni della strada. Non era solo il suo autista quando le serviva, ma anche una sottospecie guardia del corpo in modo da evitare imbecilli o teppisti che si intrufolavano in quei quartieri per furti e rapine.

«Sono gli ordini, signorina. Mi dispiace ma non posso fare altrimenti»

Il sorriso leggero di Nora si spense appena, ricordando ogni parola e vincolo del suo contratto di lavoro; regole che accumunavano ogni inserviente presente in casa sua: "é severamente vietato trasgredire le regole scritte come da contratto. In caso di mancato rispetto, eludendo le regole, il contratto verrà immediatamente sciolto con un licenziamento immediato."

E come dimenticare, in mezzo a quella montagna di inutili e ridicole regole, la firma di completa riservatezza nei confronti della famiglia Smith con il rischio di una penale.

E non chiamarmi signorina — avrebbe voluto dirgli come quando era piccola — Nora può bastare, ma se lo tenne per sé come ogni volta con amarezza. Non l'avrebbe mai chiamata così.

«Hai ragione» si limitò a dirgli con un sospiro sfinito. Roger le andò davanti e aprì la porta di casa con attenzione: «I suoi genitori la stanno già aspettando, signorina. Forse é il caso che non li faccia attendere»

𝐋𝐢𝐭𝐭𝐥𝐞 𝐑𝐚𝐲 • ₚⱼₘDove le storie prendono vita. Scoprilo ora