Capitolo 15

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Capitolo 15



In ospedale ce lo portano in taxi, non possono fare altrimenti visto che nessuno dei due porta la macchina e in moto non è fattibile.

L'infermiera per il triage li guarda, fa giusto due domande e poi fa sdraiare Chifuyu su una barella. Sta aprendo gli occhi adesso, non riconosce il posto.

Non è casa sua però.

"Baji-san?"

"Sono qui. Fatti visitare, poi parliamo."

"Eh? Ma...no," geme Chifuyu, quando capisce dov'è.

Non di nuovo lì. Non di nuovo, è appena uscito, dannazione!

Quattro ore.

È il tempo d'attesa prima che Baji possa vedere Chifuyu, che sulla barella se ne sta rannicchiato su un lato, gli tiene il muso ed è palesemente arrabbiato.

"Ero stato dimesso oggi!" dice solo questo, stringendosi ancora di più nella coperta che gli hanno messo addosso.

Baji sospira, carezzandogli i capelli, "E poi sei svenuto, e sei stato picchiato. Quindi sì, puoi tenermi il muso quanto ti pare, lo sai che ho fatto bene."

Non avrebbe potuto fare diversamente, no? Chiunque al suo posto avrebbe pensato al peggio, chiunque al suo posto lo avrebbe portato in ospedale anche se veniva da lì.

"Era solo un pugno!"

"Alzati la maglietta," sbotta Baji, e lo fa per lui con meno tatto di quanto forse servirebbe. Il livido è ancora lì, ovviamente svetta ancora sulla pelle candida. "Lo dovevo ignorare? Eh? Tu l'avresti ignorato per me?"

Chifuyu si incupisce, "No," ammette, "Lo so."

Baji annuisce, si tranquillizza adesso che Chifuyu sembra aver capito come deve essersi sentito, e torna ad accarezzargli i capelli, "Allora, ti ricoverano?"

"No. Il livido è solo un livido. Devo solo finire la flebo."

"E perché sei svenuto?"

"Perché prendo un milione e mezzo di medicine e può succedere. Volevo dire a Ryosei che in bagno ho una siringa per queste eventualità, e poi è già successo quando siamo andati in montagna, non ti ricordi? Ma va bene così per stavolta," sorride, "Scusami se ti ho fatto preoccupare. Ryosei?"

"Qua fuori," mormora Baji, "Ti fanno uscire, quindi ti aspettiamo."
"Sì. Grazie."

Chifuyu esce un'ora dopo, sulle sue gambe, la manica della felpa arrotolata fino al gomito, un cerotto nella piega.

"Rieccomi," mormora, un sorriso timido, "Scusate per il pessimo pomeriggio, non molto divertente."

"Chifuyu!" Ryosei gli corre incontro, dalla faccia che ha Baji deve avergli spiegato per bene le sue condizioni cliniche per quello che non era riuscito a capire di logica. "Stai bene?"

"Sì. Stavo bene anche prima."

"Dovevo portarti subito qui, mi dispiace..."

"Non dire stronzate, tanto poi non avevo niente. Adesso possiamo tornare a casa? Vi prego, non ne posso più," pigola Chifuyu, stringendosi nelle spalle.

Non ha molta voglia di stare lì a sentire l'eventuale interrogatorio di Ryosei sulle sue condizioni cliniche, è molto felice di averlo rivisto ed è carino che si preoccupi per lui, ma direi che ha già abbastanza persone che si preoccupano per lui e gli stanno col fiato sul collo tutto il giorno tutti i giorni.

One More Moment / BajiFuyu + KazutoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora