Amor m'ha preso per le dita
E mai avrei pensato alla dolcezza
Così veementemente accanita.
Tra le sue mani ho sciolto grezza
Nodi alla gola e di promesse
Come se schiacciando i suoi piedi volesse
Tornare indietro sui miei sentieri
Di ambasce e timori deleteri.
L'ho detto, l'ho urlato «ne mai più amerò!»
Che già il pensier volge al desiderio di lui,
La brama per l'intoccabile e, vorace io,
Sogno da sveglia indicibili assilli bui
E poi di labbra eteree m'inebrio, le sfioro,
Tutte nostre chimere, amico mio, e m'innamoro
Dalla tua schiva bellezza, la voce lieve
Col cui ricordo m'addormento le sere,
Quando a te vorrei stringermi, gli affranti
Dubbi accarezzare via tra delicati risi.
L'idea di te non m'abbandona, affascinanti
Estasi mi perseguitano, sogni d'elisi.
Voglio essere tua, sentir sussurrate
Le parole d'amore in te celate,
Pensier dominante, non sei nell'aria che respiro
Ma le sorti nostre son intrecciate nel ciel zaffiro
E taci sul mio cuore, non so da me che brami.
Lo spirito vezzoso che hai conosciuto tu l'hai creato,
Io, che prima di te ero morte e rottami
Sotto ai veli le magagne hai esposto e comunque amato.
Ora porgo io a te le mie mani, traccio
Tra i nostri palmi i tratti delle stelle, ne abbraccio
L'eternità e l'incanto loro e tali saremo noi
Perché l'infinito raccoglierà i ricordi tuoi
E miei, poiché tutti sapranno quanto
Ti sto amando, anche quando sarà tutto finito
E saremo solo ombre incupite, forse ancora accanto
L'uno all'altra e nomi nel granito
Io ti prometto, finché c'è vita per l'uomo
Ci sarà qualcuno che ricorderà
Quanto ci siamo amati.
16/12/2023
