quando tornai a casa era ormai mezzogiorno
per tutto il tempo che ho passato con Matteo, non avevo controllato il telefono.
quando lo presi, infatti, c'erano diverse notifiche.
Alcune di Facebook, altre di Twitter e alcune di Ask
per non parlare di Whatsapp, numerose cosette verdi erano apparse sullo schermo.
Per prima cosa, risposi alle poche domande di ask, controllai senza dare importanza alle notifiche di Facebook, e finalmente arrivò Twitter, il mio migliore amico di scleri. Infatti, controllai i tweet di Nash e Cameron, risposi ai dm e parlai con numerose persone che avevo appena conosciuto.
Per ultimo, whatsapp.
Aprii la chat con Riccardo, l'unica persona che importava al momento.
Riccardo: ehy!
riccardo: buongiorno
riccardo: alice?
riccardo: ma dormi ancora?? Dio mio sei peggio di Fra
riccardo: è un mio amico
riccardo: mi annoio, svegliatii
riccardo: sono quasi le 11, devi alzarti
riccardo: almeno per il desiderio delle 11:11
riccardo: uff, 11:08 muoviti
riccardo: d'accordo, lo esprimo io
riccardo: 11:11 tu, vicino a me
riccardo: va bene,ci rinuncio, buona domenica al.
alice: riccardo
alice: scusa! avevo il telefono a muto
alice: ed ero con un amico
alice: comunque dovresti presentarmi Fra
alice: ehy?
alice: ora sei tu a non rispondermi
alice: okay ciao
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intrecci del destino;ridolfi r.
Fiksi Penggemarnon lasciarmi andare, non riuscirei ad andare avanti senza di te. Siamo legati da un filo invisibile, continuiamo a bisticciare come bambini ma non riusciamo a lasciarci, non riusciamo a stare, a pensare e a vivere senza di noi, insieme. Diritti d'a...