"svegliaaaa" gridai
"ali vado in doccia" mi urlò di rimando Alessandro.
"bambina, cos'hai da urlare?" esordì Riccardo stropicciandosi gli occhi uscendo da camera nostra.
'la colazione" dissi spingendogli davanti il piatto con fette biscottate e marmellata di more.
"more, erano le tue preferite..." dissi sorridendo
"brava bambina, come lo sai?"
"ero parecchio attenta" mi inventai
"ZOEEEEE SCENDI DA QUEL LETTO" gridò Alessandro dalla doccia
"vaffanculo" rispose una voce assonnata.
la ragazza uscì dalla stanza con dei pantaloni corti e una maglia rossa.Alessandro uscì dal bagno nello stesso momento con solo un asciugamano in vita.
lei arrossì di botto e gli gridò di vestirsi.
Alessandro si chinò per arrivarle a pochi centimetri dal volto.
"lo stavo facendo rompipalle""gavì finio de far i morosi? gavareste un fià roto i cojoni" (avete finito di fare i fidanzatini? avreste rotto le scatole)
si intromise Riccardo divertito."to mare omo" (vaffanculo) lo ribeccò Alessandro.
sorrisi, certa che sarebbe stato un anno molto intenso.
"ragazzi sono le 7.04, le lezioni cominciano alle 8.00" dissi serena
"zoe, a te piacciono i pancake? per noi 3 ho fatto quelli,poi però mi sono ricordata di quanto sia schizzinoso il principino" le chiesi alludendo a Riccardo che si stava finendo l'ultima fetta biscottate.
"ehy bambina, calmati" mi provocò.
Alessandro uscì vestito dalla camera e passò a zoe il telefono.
le si avvicinò all'orecchio e le sussurrò qualcosa che la fece scoppiare a ridere mentre Riccardo lo mandava a quel paese.mentre quest'ultimo andava a farsi una doccia , noi altri ci sedemmo tutti e 3 al tavolo a fare colazione.
"mi sono permessa di fare gli zaini a tutti" disse zoe sorridente e impacciata.
la guardai grata mentre tirava fuori le 4 cartelle.
"io ho fatto una tabella, così sapete tutto quello che può servire , la attacco al frigo , qui ci sono scritte verifiche interrogazioni e tutto ciò che può servire
, ci sono anche gli orari a cui servono il cibo in mensa.
se serve altro aggiungetelo pure a matita se personale e a penna se può servire a tutti" dissi indicando il frigo a cui erano appese una lavagnetta, una matita, una gomma e una penna blu elettrico."se ghemo beccà e mejo fie de sta tera vecio" (ci siamo beccati le compagne di stanza migliori del mondo amico) urlò ale a ricky.
io arrossii leggermente e sorrisi traducendo a zoe da dialetto a italiano e lei sorrise a sua volta.
" si ale, ci sarebbero anche gli incarichi. io cucino, zoe fai le cartelle e ti occupi di far arieggiare le stanze, ale tu pulisci il bagno e tieni in ordine le camere insieme a Riccardo che va anche a fare le spese accompagnato o da me o da zoe" dissi fiera del mio programma.
Riccardo uscì dal bagno.
mi si secca la gola.
i capelli gli ricadevano mollemente sulla fronte leggermente bagnata
le goccioline di acqua gli scorrevano tra gli addominali scolpiti.
i dorsali tirati e sodi anche da rilassati erano evidenziati dall'asciugamano stretto in vita che segnava la V sull'addome.spostai velocemnte lo sguardo su zoe che mi fece un sorriso sornione.
"7:40 alle 45 si esce dalla stanza" dico a Riccardo senza guardarlo.
lui ammicca divertito.
"sei in pigiama bambina"io annuisco confusa.
"devi cambiarti" continua lui.vedendo che non connettevo si induca il torace.
avvampo.
"si bhe magari io entro un secondo in camera mi prendo il cambio e mi cambio in bagno" dico sommessa.
"nah, c'è zoe che deve truccarsi, puoi cambiarti in camera , a me non da fastidio"
mi provoca.
ha capito l'effetto che ha su di me.lo fisso negli occhi e annuisco.
accetto la sfida stronzo.
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ti ho aspettato troppo a lungo
Romancecome faccio ad 'amare troppo' scusa?" "non lo so, ma lo fai cazzo. lo ami perché per difenderlo ti prendi merda. ma soprattutto lo ami perché per cercare di salvarlo da sé stesso ti prendi la sua merda. " "mh..." "vai" "dove?" "a dirgli che lo ami...