"In che senso non torni per capodanno? Simò che te sei rincoglionito?"
"Manuel, mi hai chiamato per farmi una merda? ci sentiamo dopo, non ho voglia adesso di discutere."
"ao certo che sei uno stronzo"
"okay, ciao."
Sposta il telefono dall'orecchio, solo per premere in fretta il pulsante rosso, mentre l'altro sbraita dall'altro lato, come al solito.
Sospira, allungandosi a posare il telefono sul comodino di fianco.
Nello stesso momento, entra Mimmo in camera, con una maglia troppo larga e il viso ancora assonnato."che succer Simò?"
Chiede sbadigliando, prima di avvicinarsi al letto e stendersi subito al suo fianco, dandogli un bacio contro l'angolo delle labbra.
"crè sta faccia? aggia vattr a coccrun?"
Simone sorride, divertito dalla sua affermazione sempre poco diplomatica, per poi scuotere il capo in segno di negazione.. si stende sul fianco, solo per poterlo guardare meglio negli occhi.
"basta picchiare per colpa mia, anzi basta picchiare!"
Lo rimprovera dolcemente, vedendo subito spuntare il sorriso furbo di Mimmo sul suo volto.
Posa una mano sulla sua guancia, carezzandogliela col pollice dolcemente."Hai dormito bene?"
Farfuglia Simone, vedendo annuire Mimmo.
"Mi hai tirato un paio di calci, ma ho dormito bene, si."
Ride, prima di spostare piano il viso verso la mano di Simone, baciando il suo palmo con tenerezza.
"Scusa, puoi sempre dormire sul divano eh!"
Mimmo sgrana teatralmente gli occhi per le parole dell'altro, per poi annuire col capo.
"Ah si? e nun t preoccupà."
Complice, Simone, ridacchia di gusto.
"Scherzo... senti, ascolta, ho pensato una cosa."
"mh, mi devo preoccupare?"
"no sciocco, no... amh se non tornassi a Roma per il capodanno? così possiamo stare insieme, sai, iniziare l'anno insieme e mh si ecco, io e te qui."
Mimmo inclina il capo di lato, osservando il viso del più piccolo quando quello inizia dolcemente a balbettare quella proposta.
Giura di sentire il cuore scoppiare di gioia, ma rimane zitto per diversi secondi, solo per riordinare i pensieri."foss bell, Simò... ma questo non lo posso fare, io voglio che torni a casa e ti godi la tua famiglia e i tuoi amici... tanto io sto qua, ti aspetto, ancora."
Simone ascolta le sue parole, abbassando leggermente lo sguardo verso un punto indefinito della coperta, per poi annuire appena con la nuca e poggiarsi poi sul cuscino. Abbandona lentamente anche il viso di Mimmo da quella carezza.
"oh, nun fa accusì... lo sai che anche io voglio stare con te, sarebbe bellissimo, però non voglio che per colpa mia non ti godi loro."
Simone sente gli occhi pizzicare leggermente, per poi alzarli verso Mimmo e lasciar affondare quel color cioccolato in quelli azzurri dell'altro.
"Io li amo, ma non mi sento più a casa lì... e invece ieri sera, stanotte, con te... è stato meraviglioso, il mio cuore ha ricominciato a battere, vorrei stare qui con te, ma se non te la senti lo capis-"
"No Simò aspè, io passerei tutta la vita con te, questo capodanno come tutti gli altri, e sono contento che sei stato bene con me, perché speravo solo questo.
Però pensaci bene, tanto puoi prendere un treno pure domani mattina, o stasera, okay?"
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qualcuno che ti sta aspettando, ancora || MIMMONE
Fanfiction"È bastato uno sguardo, o un gesto, o un breve colloquio. La loro anima se n'è andata, per un istante, per un'ora." -Kierkegaard - Mimmo e Simone si sono forzatamente detti addio. Per quanto tempo, però? - Nell'attesa (e nella speranza) della terza...