Ryou Shirogane odia essere rinchiuso, specialmente in laboratorio, visto il bruciante desiderio di libertà nel suo cuore. Sta morendo di fame, lui e keiichiro Akasaca avevano saltato il pranzo per continuare le ricerche; a mala pena avevano sgranocchiato qualcosa pur di non perdere tempo prezioso.
Erano entrambi stanchi e una bella dormita li avrebbe sicuramente aiutati. Keiichiro sapeva mascherare la stanchezza, ma nonostante l'impegno non può nascondersi da ryou. Il ragazzo lo conosce perfettamente.
Dopo due anni di pace dalla guerra, tra le mure claustrofobiche del laboratorio si sente soffocare. Incoerente si apostrofa, fino a poco tempo prima passava in quel laboratorio soffocante intere giornate, considerandolo quasi una seconda camera da letto o più personalmente un posto dove fuggire quando voleva stare solo.
Tokyo era sempre stata una città particolare e non era un mistero che poco tempo prima fosse stata teatro di una guerra. Ed essa su stava ripetendo: si sentivano strazianti lamenti nel cuore della notte, nei pressi del boschetto adiacente al caffè Mew Mew, come degli animali strozzati e urla umane, infatti da poco più di qualche settimana si verificavano strane sparizioni: erano già spariti un uomo e una donna di circa trent'anni e qualche studentessa di liceo.
Un po' per noia, un po' per un forte senso del dovere, avevano preso sotto la loro ala il caso; rendendosi conto del inverosimile abilità dell'artefice di non lasciare nulla al caso, nemmeno la prova più insignificante.
E Ryou si era velocemente spazientito.
Keichiro non riteneva necessario riattivare i poteri delle ragazze e neanche l'insistenza assillante di ryou era bastata a convincerlo. pensava che il ragazzo fosse troppo paranoico; che si stesse attaccando a un caso da niente, ma dopo le ultime sparizioni si era ricreduto.
-É il caso di riattivare i loro poteri.- Rompe il silenzio Kei. Non sopporta i silenzi tra lui e Ryou. ma sono proprio i silenzi a spingere quest'ultimo ad aprire la sua armatura che
Ryou ringhia alle parole dello scienziato, neanche un'ora prima aveva proposto la stessa identica cosa ottenendo un indiscutibile "non lo ritengo opportuno" cosa lo aveva spinto a cambiare idea in quel brave lasso di tempo.
-tu sai come la penso. Sono tornati per combattere, l'ho ripetuto per non so quanto tempo e te ne sei fottuto continuando a dire che non dovevamo riattivare i loro poteri.- Ringhia Ryou, dallo stipite della porta, a cui è appoggiato.
Non è una novità il risentimento che prova per gli extraterrestri, e che la causa della morte dei signori Shirogane, i suoi genitori, fosse un chimero piromane non aiutava.
-Ryou, non sappiamo con certezza che siano loro o che siano tornati per farci del male.- Lo irrita il patetico modo di Ryou di saltare alle conclusioni affrettate pur di non ragionare. Il ragazzo alza un sopracciglio scettico. -e nel caso te lo fossi dimenticato, c'è la possibilità che potremmo avere a che fare con un nuovo nemico.- aggiunge kei irritando ancor di più il biondo.
-Magari l'acqua Mew non è bastata ad aiutare il loro fottuto pianeta, e credono che ne nascondiamo altra.- Ribatte ryou e poi aggiunge -Oppure vogliono ucciderci per puro sadismo.- dice con ovvietà.
Kei sorride col solito sorriso da pubblicità del dentifricio. Ryou crescendo diventava il riflesso del padre. Possiede lo stesso talento del dottor Shirogane per elaborare teorie da droghe pesanti.
-Perché sei così sicuro che le ragazze senza battere ciglio accettino di tornare a rischiare la loro vita ogni giorno. Cosa faremo se dovessero avere dei ripensamenti?- ribatte con tono più tagliente del dovuto.
-Non ne avranno. il loro compito è proteggere la terra da ogni minaccia.- risponde duramente Kei con tono di chi non ammette repliche.
Peccato che non avessero scelto loro di proteggere la terra, che avessero iniziato come un gioco. Era da tempo che erano tornate alla normalità, da molto avevano superato la fase della nostalgia.
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La torre delle ombre.- Alleanza
RomanceFanfiction sul anime Tokyo Mew Mew e copertina provvisoria. Quasi nella stessa frazione di secondo in cui l'alieno allontana le proprie mani dalle armi, l'allarme del laboratorio inizia a suonare all'impazzata e lo schermo dei vari computer presenti...