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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter two ❜┊˚ ̥۪͙۪◌

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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter two ❜┊˚ ̥۪͙۪◌

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𝐄𝐒𝐓𝐄𝐋𝐋𝐄

«Avete ritirato il vostro orario?» chiese la voce assonnata di Marlene, accompagnata da un elegante sbadiglio.

Non che io fossi presa tanto meglio: avevo due occhiaie violacee che mi arrivavano quasi al mento, gli occhi gonfi e i capelli legati alla buona.

Nessuna di noi quattro aveva dormito più di tanto la notte prima, come da tradizione. Ogni anno, la prima nottata, la passavamo sveglie a raccontarci storie, scoop, e a giocare a qualunque cosa ci saltasse per la testa. Qualche volta avevamo anche organizzato qualche scherzo ai Malandrini, ma quell'anno volevamo aspettare il momento migliore.

«Si» rispose Lily «Direi che poteva andarci peggio, no? Abbiamo quasi tutte le lezioni in comune»

«Beh, se ne avessimo avute di meno con le serpi...» sbuffai.

Voglio chiarire: non ero una che discriminava un base alla Casa, ma che lo faceva in base ai modi di fare. Alcuni dei ragazzi erano veramente intollerabili, maleducati e pure violenti. Bastava pensare a Snivellus...

Rabbrividii; anche solo immaginarlo nella mia testa mi disgustava.

Lo osservai per qualche secondo, seduto dall'altra parte della Sala Grande.

Mi chiedevo spesso come facesse una ragazza dolce e solare come Lily ad essere amica di uno come lui. Era troppo buona lei, parola mia.

«Qualcuna sa che ore sono?» disse una voce maschile.

Mi girai verso la sua provenienza, incontrando così gli occhi blu di Sirius Black.

Sirius era uno dei classici ragazzi più desiderati in tutta la scuola - sia dalle ragazze che dai ragazzi. Aveva un successo risaputo, e il perché si capiva: aveva lineamenti armoniosi è lievemente affilati, lunghi capelli neri come la pece e occhi blu come zaffiri.

Per mia fortuna, però, il suo fascino non mi aveva mai toccata. Era attraente, certo, ma non mi sarebbe mai piaciuto in quel senso. Anche perché nel mio cuore c'era già qualcun altro, a tenere il posto occupato...

«Le ore di ieri a quest'ora» risposi, sarcasticamente.

«Hai un umorismo che spacca le pietre, sai, Muriel?» fece Potter.

«Com'è possibile che tu ti intrometta in qualunque conversazione?» chiesi, sbuffando.

«Doti naturali» si vantò lui, fintamente.

Deal ✷ James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora