La pioggia iniziò a battere sul finestrino dell'auto, provocando prima un suono ritmico lento, pian piano sempre più forte e fragoroso. La ragazza se ne cullò, le piaceva la pioggia in quei momenti di viaggio, anche se quel giorno non era proprio dell'umore per gioirne e goderne a pieno, ma comunque si fece consolare da essa. E come la pioggia che delicatamente aveva iniziato a battere sull'abitacolo dell'auto, anche le lacrime della ragazza iniziarono a scendere lentamente, carezzandole l'ovale cosparso di delicate efelidi, su cui sovrastavano due dolci occhi del colore della pioggia.
Il viaggio non fu particolarmente lungo, ma per lei durò un'eternità, ma finalmente arrivarono a destinazione.
Aveva appena smesso di piovere, quando il sole si decise finalmente di fare capolino filtrando dalle nubi illuminando timidamente una villetta dei primi del novecento, costruita da zero dal suo bisnonno.
Erano anni se non decenni che non vi viveva più nessuno, la casa era evidentemente trascurata e aveva bisogno di qualche piccolo restauro ma tutto sommato si reggeva ancora in piedi.
Aurora indugiò ancora un pochino in macchina quando non si decise ascendere sotto insistenza della madre. Alzò gli occhi a mirare la villetta, da quel giorno in poi sarebbe stata la sua nuova casa.
Fu un brutto colpo scoprire solo pochi giorni prima che si sarebbe dovuta trasferire a decine di chilometri di distanza, lontana dai suoi amici e dai suoi affetti. Cambiare radicalmente abitudini e conoscenze per una ragazza di soli quindici anni che ha vissuto tutta una vita nella frenesia cittadina fatta di luci, suoni e schiamazzi del traffico, catapultata in una realtà opposta fatta di silenzi, odori nuovi, ma anche di sporco, insetti, ragni, fango, beh! Era troppo per lei.
-Mamma, Papà ma siete sicuri di voler vivere qui?- disse storcendo un po' ilnaso quasi a voler fare un'espressione disgustata mentre osservava unpiccolo formicaio vicino ai suoi piedi.
-Aurora sai bene che tuo padre ha bisogno di un po' di pace e serenità-
-E in tutta onestà la città non l'ho mai tollerata- le fece eco ilpadre - adesso forza e coraggio, prendiamo i bagagli ed entriamo-.
Aurora si vide costretta ad incassare e ubbidì
-Presto ti abituerai e ti farai dei nuovi amici- la rassicurò dolcemente la madre mentre entravano nella loro nuova dimora.
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The Fox and the Girl
Spirituale"Mi risvegliai in una radura deserta, non riconobbi il luogo, ma in fondo alla mia anima sapevo che era il posto giusto, un posto che potevo finalmente chiamare Casa".