Prologo

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Se ci incontriamo con gli altri

è per avvilirci insieme

in una corsa verso il vuoto

Emil Cioran

Lasciate ogne morale voi ch'intrate.

Modellare a mio piacimento un verso di poesia così canonizzata come quella dell'Alighiero mi conferma che in questi scritti io potrò liberare un'orrenda predilezione degli esseri: quella di sopravvivere. Immaginate di scalpellare il David di Michelangelo, rovinandolo per sempre, per la semplice causa di esistere eternamente nei pensieri dei posteri.

Potete, ora, capire la depravazione del mio desiderio?

Il sopravvivere implica il vivere ad ogni costo, inquietante per chi non ha bisogno del tempo per essere mortale, poiché favorisce l'implacabile brutalità dell'indole qualificante l'esemplare. 

Il sopravvivere, infatti, non è delimitato neanche dalla morte stessa poiché brama l'immortale. 

Il ricordo nel tempo è l'unica arma compiacente questa ambizione. 

L'inchiostro, invece, è lo strumento più efficiente: sostituisce la malagevole incisione sulla pietra, inconcludente per rispecchiare la verità. Vi chiedo di nuovo di aprire le porte alla vostra fantasia e raffigurare negli occhi il dolore e la fatica di un essere che deve scalfire sulla pietra anche solo una frase. Siamo enormemente fortunati nel poter usare la carta e la penna.

 Sto sperimentando il versare la mia tela coniata da respiri su un corpo che accetta, però, di assorbirne solo il bianco e il nero, di conseguenza vi chiedo immaginazione nel concepire tutte quelle sfumature di cui è composto il resistere di un essere animato. Che azione smodata penserete, ma è il mio tentativo di annullare la paura, della pena capitale, dal mio vivere.

Non mi accontenterò mai di quello che le condizioni mortali mi offrono, occultandone l'imposizione, tergiversando sui benefici e scartando i mali, per indurmi la convinzione che è ciò che desidero: quel che si attiene al non essere.

Sono una mortale che smania per essere l'eterno.

Che confusione che sto ricamando sulle vostre certezze, la percepisco dai vostri occhi assorti alla ricerca di un barlume di significato.

Brancolate in questa oscurità solo perché cercate il nitido nella foschia. Consegnatevi, affidatevi alla mia guida, son l'unica tra tutti che potrebbe deliberare la giusta via da seguire. Non lasciatevi intimorire dall'inafferrabilità delle parole, diffidate invece dell'eco che vi hanno insegnato a collegare a un significato, spesso proprio come l'eco è incompleta della vera forma.

Non voglio illudervi, poiché, come conferma il latino, significa nel profondo 'far entrare nel gioco' qualcuno o qualcosa, e, sebbene questa storia vi sembrerà alla lunga una beffa, osservatene le regole perché per divertirsi non ha senso distaccarsi dal gioco in sé, perdereste solo tempo. Rimarreste imbrogliati dalla vostra stessa strategia.

The light of the nightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora