Capitolo 2: Tu mi guardi, io ti guardo, come fossi di un altro pianeta

170 9 7
                                    

"Ho un piano, ma lo devi fare tu" Fu Simone a parlare, dopo essersi guardato bene attorno cercando di farsi venire un'idea con quello che vedeva lì dentro, le persone, il bancone, il dj... il fotografo.
Già, a quella festa non mancava proprio niente, c'era persino l'addetto alle fotografie che girava per tutto il locale alla ricerca dello scatto perfetto immortalante quella serata, cercando il sorriso perfetto, la posa perfetta, il gruppo perfetto, la persona perfetta.

Sembrava averla trovata quando si fermò al gruppo in compagnia di Mimmo, a cui scattò la foto senza neanche chiedere e anzi, provando a non farsi vedere, forse per ritrarne l'aspetto genuino e non "finto".
"Lo vedi il fotografo?" Chiese allora, non togliendogli gli occhi di dosso nemmeno per sbaglio
"Certo che lo vedo, mica so' cieca"
"Ecco brava, adesso gli vai vicino e gli chiedi di chiedere ai ragazzi a cui ha fatto la foto i loro instagram, usasse qualche scusa che ne so"
"Aspe' frena, io devo chiedere al fotografo di chiedere a quelli i loro instagram?"
"Eh, che c'è di strano?"
"No nulla, mi pareva solo uno scioglilingua... ma perché devo farlo io?"
"Perché a me con sta faccia me se bevono"
"E c'hai ragione pure te" Chiara allora con un sorriso sgargiante e amichevole, il migliore che riusciva a fare, si avviò verso il fotografo, che cercava con lo sguardo il suo prossimo soggetto

"Hey! Ciao!" Esclamò lei quando gli fu dietro, dopo avergli toccato la spalla un paio di volte per attirare la sua attenzione con quella musica alta "Ti dovrei chiedere un favore, puoi aiutarmi?" Continuò, mettendo in scena le sue doti migliori di carisma per convincerlo a non prenderla per matta, o per ubriaca
"Dipende da cosa, so fare solo foto sfortunatamente" Rispose allora il ragazzo che non avrà avuto più di trent'anni, Chiara direbbe con certezza che avrebbe almeno intorno all'età loro
"C'azzecca con le tue foto, quindi direi che puoi aiutare" La ragazza le sorrise, toccandosi distrattamente i capelli prima di spostarseli dietro la spalla "Ho visto che hai fatto la foto a quei ragazzi lì" Cominciò, indicandoli, ovviamente senza farsi vedere, per far capire al ragazzo di chi parlava "E volevo chiederti se magari gli potessi chiedere i loro instagram, con qualche scusa buona sicuro te li danno"
"E che tipo di scusa dovrei usare?"
"Sei tu il fotografo, mica io, non so quale scusa funziona meglio"
Il ragazzo, coi capelli lunghi fino alle spalle, di cui una parte era legata in un codino, guardò il gruppo di ragazzi pensieroso, pensando probabilmente a cosa inventarsi
"Ho un'idea, ma non so se funziona" Disse soltanto, facendo sorridere la ragazza a trentadue denti
"Grazie mille!"

"Ciao ragazzi! Disturbo?" Adesso fu proprio lui a iniziare una conversazione, cosa a cui non era esattamente abituato, quando fu vicino alla cerchia di amici, anzi quasi al centro
"Macché! Dicci tutto"
"È venuta bene la foto eh?" Simone rimase lì a guardare, osservava principalmente Mimmo, muto come un pesce e fermo, se non per qualche movenza a ritmo di musica simil tecno giusto per non stare impalato come una porta
"Benissimo. A proposito di quella, volevo chiedervi i vostri instagram così quando la pubblichiamo vi tagghiamo, che dite?"
"È una scusa per avere i nostri instagram? Se ti piace uno di noi puoi dircelo eh, senza scuse" Fu la ragazza a commentare ridacchiando, quella che Simone già non sopportava perché 'apparentemente approfittatrice'
"Non lo farei mai, sono abbastanza diretto io" Stette al gioco il fotografo, che fortunatamente dopo qualche istante tornò vincente da Chiara, col cellulare acceso e i nomi dei membri del gruppo scritti sul display
"Sei un salvatore, grazie mille" Disse solo la ragazza, segnandoseli tutti sul proprio cellulare prima di tornare dal suo gruppo con un altro sorriso splendente.

"Chiara ti devono fare santa" Disse Simone, ridacchiando per quella scena da film, ma dentro il suo cuore faceva le capriole e salti mortali, si sentiva al settimo cielo
"Ho tutti i nomi, ora dobbiamo solo capire qual è il suo" Si sarebbe già messa all'opera, la ragazza, ma fu proprio l'amico a fermarla
"Godiamoci la serata, poi ce la vediamo dopo" Concluse, lo sguardo convinto fu abbastanza per farle spegnere il telefono e metterlo nella borsa
"Non ti dimenticare il nostro patto"
"Ti offrivo il drink quando mi aiutavi a stalkerarlo, non a trovare il nome"
"Che stronzo! E quando me lo offrirai 'sto drink?!"
"Ehh chi lo sa"
"Ma anvedi te sto stronzo ingrato"
E comunque, per la cronaca, Simone ne offrì, di drink, agli amici. Forse anche troppi, visto che tornarono a casa fuori come dei balconi, ma a lui non interessava.
Aveva Mimmo, lo aveva avuto vicino, davanti agli occhi, ci aveva quasi ballato assieme a un certo punto, e solo quello era importante.

'Chissà qual è il suo nome ora' Fu l'ultimo pensiero di Simone prima di addormentarsi, un sonno profondo dettato dalla sbornia e dalla stanchezza del viaggio, alle tre e mezza del mattino

Chiara 👑 ti ha inviato un messaggio:

@giac.sigira, divertiti ❤️

› tango ; simmo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora