Radja si svegliò con il sorriso sulle labbra, dopo la notte bollente appena trascorsa. Diana non era al letto. Probabilmente era già scesa in cucina. Si alzò dal letto e andò a sciacquarsi il viso. Poi raggiunse gli altri per la colazione. La tavola era imbandita. Al centro, c'erano biscotti, brioches, pane, frutta fresca. Come bevande, tè, latte, succhi di frutta e cioccolata calda. C'era anche un vassoio con diverse marmellate sfuse, miele, burro, yogurt e creme spalmabili. Sembrava una colazione di un albergo a cinque stelle.
"Buongiorno a tutti!" Esclamò il belga, entrando in cucina.
"Oh guarda chi si è svegliato." Disse il greco, con tono ironico. "Dormito bene?"
"Benissimo, bro. Grazie."
"Radja, vuoi il caffè?" Domandò Niki, che era girata verso i fornelli per preparare i pancakes.
"Sì, grazie. Però prima siediti a fare colazione con noi."
"Finisco qui e arrivo."
"Ma certo, fa con calma." Radja si sedette accanto a Diana e le diede un bacio sulla guancia. Lei gli sorrise dolcemente, mentre sorseggiava il suo tè caldo.
"Oggi grigliata in spiaggia. Che ne dite?"
-"Ci sto!" Affermò Diana, sorridendo. "Io sono bravissima alla griglia, mi offro come assistente."
"Ma come hai fatto a metterti con quello, che non sa rompere nemmeno un uovo?" Radja, divertito, scosse il capo.
-"Cose che capitano." Rispose Diana, ridendo.
Dopo aver finito la colazione, si spostarono tutti in spiaggia. Il termometro segnava i ventotto gradi, la brezza che arrivava dal mare era molto piacevole. C'era un elegante gazebo bianco, con le tende in lino legate intorno ai perni, perfetto per rilassarsi e per creare una zona d'ombra. Sotto di esso, quattro lettini, due poltroncine e un piccolo barbecue. Davanti ai letti, esternamente, c'erano anche delle sdraio per prendere il sole. Niki cosparse la schiena di Kostas di crema, poi la passò sul suo corpo. Radja non ne aveva bisogno. Si infilò gli occhiali da sole e si accomodò sulla sdraio. Diana, invece, era rimasta sul lettino. La sua pelle chiarissima e delicata, le proibiva di esporsi direttamente ai raggi del sole. Si era portata un libro da leggere, Il Processo di Franz Kafka, uno dei suoi autori preferiti. Era felice di posare gli occhi su una pagina di un libro, invece che sullo schermo del cellulare, che aveva chiuso nel cassetto. Era rilassata, il vento le sfiorava la pelle ed era immersa nella pace di quella spiaggia stupenda, con la sabbia bianchissima e il mare tinto di numerose sfumature di blu.
"Tesoro, sei sicura che vuoi rimanere lì?" Le domandò gentilmente, la ragazza greca.
-"Sì, grazie Niki. Non posso proprio prendere il sole."
"Mi dispiace che tu stia lì da sola."
-"Ma no! Non preoccuparti. Sto bene."
"Sicura?"
-"Certo."
"Va bene"
Diana tornò al suo libro. Il belga propose al greco di andarsi a fare un bagno. Si alzarono dalla sdraio, tolsero gli occhiali da sole, gli orologi e le catenine d'oro. Avanzarono verso la riva, a passo lento. Poi, con cautela, immersero tutto il corpo nell'acqua fresca e cristallina.
"Bro."
"Aò, dimmi."
"Sai, stanotte vi ho sentiti."
"Ah davvero?" Domandò lui, arrossendo. In quel momento voleva sprofondare, nonostante la grande amicizia che li legava.
"Sì. Ho sentito lei, più che altro."
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Un pezzo di cuore | Radja Nainggolan🥷🏻
FanficNon ti far fottere dalla nostalgia -Nuovo Cinema Paradiso, Giuseppe Tornatore