Merida

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She's just that type of girl - Twisted, Two Feet.

Scendi ad aprirmi

Lo schermo s'illumina ed interrompe la mia maratona di film horror. Ava mi scrive solo nei momenti sbagliati.
E se non volessi?

Le rispondo con il solo intento di farla arrabbiare.

Ti bombardo casa se non scendi.
Piove, c'è freddo ed io non ho portato un ombrello.

Con il solo intento di vendicarmi non gli rispondo.

Victoria! Vieni subito ad aprirmi oppure dico alla festa che ti piace il prof di giurisprudenza.

A quel punto balzo in piedi, mi metto le scarpe ed scendo le scale con una velocità che neanche io riconosco. Per riuscire a preservare quello spiraglio di dignità che è rimasto.

3-

Mi minaccia lei, non sapendo che sono giá giù dalle scale.

2-

Faccio uno scatto soprannaturale che non mi appartiene.

Sará l'istinto di sopravvivenza?
Probabilmente

1-

Arrivo davanti al cancello e mi salvo all'ultimo.

<<Tanto non l'avresti fatto.>> Le dico io mostrandogli il terzo dito.

<<Bah, se lo dici tu.>> Mi risponde lei con un ghigno stampato sul viso.

<<Dai entra deficiente.>> Le dico io ridendo.

<<Era cosí necessario venire tre ore prima della festa?>> Le chiedo io, chiudendo il cancello.

<<Ovvio.>> Mi disse lei distratta.

<<Sei andata a fare la spesa?>> Le chiedo io divertita, notando le due borse che aveva in mano.

<<Aspetta e vedrai>> Mi dice la mora.

Saliamo le scale fino ad arrivare al secondo piano dove c'è la mia stanza da letto.

<<Prima regola:>> Inizio a recitare io le "regole".

<<Niente vestiti attillati.>> Le dico io categorica e severa.

<< Seconda>> Faccio una breve pausa.
<<Niente tacchi o stivali con la zeppa alta tre metri.>> Continuo io.

Lei si stende sopra il mio letto, annoiata per via delle mie regole non trasgredibili.

<<Cosí mi uccidi>> Dice lei mettendosi una mano intorno al collo, cosí da simulare uno strangolamento.

<<Ascoltami perché non le ripeterò altre volte.>> Gli dico io.

<< E per fortuna>> Bisbiglia lei sistemandosi la maglietta che si era alzata leggermente.

Le lancio un occhiataccia che dice molto e continuo ad elencare l'ultima regola.

<<E ultima regola.>> Dico.
<<Solo trucco leggero, quasi che non si vede.>>

Lei sbuffa teatralmente e si siede a gambe incrociate sopra il letto, guardandomi con un'espressione estremamente annoiata.

<<Perchè mi guardi cosí?>> Le chiesi io confusa.

<<Sei una palla.>> Mi disse lei con la solita delicatezza.
<<Vogliamo iniziare o ci vuoi venire in pigiama alla festa.>>

In risposta le alzo il terzo dito e apro l'armadio.

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