Merida, non mi saluti neanche?

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And I go crazy 'cause here isn't where I wanna be - R U Mine?, Artic Monkeys.

<<Ma almeno ti rendi conto di quello che hai fatto?>> Mi chiede Ava guardandomi stupita, come se gli avessi detto che ho invaso la casa bianca.

<<Non puoi picchiare Carter pensando di passarla liscia!>> Mi dice lei con faccia sconvolta.

<<Non l'ho picchiato...>> Le rispondo io mentre mi butto sul suo letto come se avessi appena passato una giornata di lavoro duro, quando invece non ho neanche assistito alla lezione.

<<Ah sì perché dare un sinistro sulla mandibola e una gomitata sarebbe non piccchiarlo?>> Mi chiede lei incredula.

<<Era un destro.>> Le dico io a bassa voce.

<<Victoria!>> Mi riprende lei, mentre io trattengo una risata a malapena.

Lei prende a camminare avanti e indietro per la stanza.

<<Smettila di fare cosí, mi metti ansia.>> Le dico io fissandola camminare sul parquet, mentre questo continua a scricchiolare sotto al suo peso.

<<È quella che sarebbe giusto ti venisse!>> Mi dice lei fermandosi.
<<Hai istigato un ragazzo di un metro e ottantacinque che ha le spalle il doppio delle tue che potrebbe facilmente prenderti per il colletto con una mano e girare tutta la cittá senza nessuna fatica! E tu te ne stai quí a fare finta che non ti importi niente!>> Mi dice lei fissandomi negli occhi con un'intensitá degna di una serie turca, di quelle che si guarda mia madre in TV.

<<Ti rendi conto che ti renderá impossibile vivere?>> Mi chiede la Mora sedendosi sul letto.

<<L'hai giá detto la scorsa volta.>> Gli faccio notare io.

<<Perchè è la verità!>> Mi risponde lei.
<<Tu non capisci! È il doppio di te e potrebbe vendicarsi facilmente di quello che gli hai fatto!>> Mi dice lei ormai esausta.

<<Quanto potrá essere drammatico?
Mi prenderá in giro davanti alla scuola? Non credo sia la fine del mondo.>> Le dico io convinta.

<<Quel tipo potrebbe anche picchiarti!, di ragazzi ne ha picchiati e penso che se lo istigherai fará lo stesso, non contando che sei un quarto della sua statura!>> Mi dice lei, e nei suoi occhi intravedo un velo di sincera preoccupazione.

Un brivido mi passa lungo la schiena, anche se so che sono più esperta di lui nel combattimento corpo a corpo non credo riuscirei comunque a batterlo.

<<Mi sottovaluti, faccio boxe da quando avevo sette anni.>> Le dico io cercando di risultare convincente e sicura, cosa che non sono assolutamente.

Non lo farebbe, stai tranquilla Victoria.

<<Lo so, ma se ti ferma in tempo è finita!>> Mi dice la mora, cercando di regolare in respiro che era aumentato.

<<Guardami negli occhi e dimmi che non lo stuzzicherai più e lo ignorerai!>> Mi fa promettere lei più tranquilla.

<<Ma-.>>Cerco di ribattere io ma vengo subito zittita.

<<Prometti!>> Mi dice la mora.

<<Prometto.>> Dico io annoiata dalla conversazione.

<<Giuralo!>> Mi dice la mora ancora non convinta.

<<Ma ho giá promesso...>> Le faccio notare io.

<<Giura!>> Mi dice lei, non accettando che voglia ribattere.

Alzo le mani in segno di resa.
<<Io Victoria Johnson giuro di non stuzzicare, picchiare quello stronzo e giuro anche di ignoralo qualsiasi cosa faccia lui.>> Giuro io.

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