Chapter 11: Nei Meandri dei Bagni (Parte II)

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Eijiro fece un paio di passi indietro: il disgusto era dipinto sul suo viso ma negli occhi aleggiava la paura che si scontrava con un forte e sempre crescente senso di giustizia.

Kazuki tirò fuori il suo membro duro e dalla punta rosata. Era intenzionato a spingerlo dentro il povero ragazzo che continuava a urlare contro la possente mano dal forte odore di tabacco. Il tutto senza alcuna preparazione.

Con indice e pollice gli allargò dolorosamente le natiche, conficcando per bene le unghie nella carne. Katsuki si dibatté con ancora più forza.

«Un culo vergine... da quanto tempo non mi capitava...» espirò soddisfatto.

Sei un bravo ragazzo...

Il cuore di Eijiro pulsava e rumoreggiava nelle orecchie.

Sei un bravo ragazzo...

I suoi occhi rossi passarono dall'essere ampi e spaventati a spiragli sottili di determinazione per fare la cosa giusta.

Sei un bravo ragazzo...

I pugni si strinsero ferocemente lungo i fianchi. Compì un passo, infinitamente pesante e rabbioso, poi un altro.

Sei un bravo ragazzo...

No. Di sicuro non lo era ma non se ne sarebbe rimasto a guardare!

Con un urlo spintonò Kazuki con una feroce spallata, afferrò Katsuki per le ascelle e lo scaraventò verso la porta del bagno. Quell'esile corpo che si scontrava contro il pavimento rumoreggio terribilmente con un profondo riverbero.

«Vattene via da qui! Presto!».

Improvvisamente, mentre l'uomo si alzava con la mano che celava il labbro inferiore sanguinante, un mormorio in avvicinamento fece trattenere il fiato a tutti e tre.

«Kirishima» ringhiò. «Se hai fatto tutto questo perché volevi proteggere quel bel fiorellino da me ne pagherai le conseguenze».

Il rosso deglutì: stava trattenendo il respiro e la testa gli vorticava ferocemente.

«Ma se sei intervenuto perché avevi sentito il vociare degli studenti...» scavalcò la finestra dei bagni dalla quale era arrivato per poi dare appuntamento al rosso con un messaggio sul cellulare. «... sei perdonato. Per ora. Ma non dimenticarti del pesce piccolo».

Sparì silenziosamente.

Il rosso si guardò le mani. Tremavano vistosamente e non aiutavano le macchie nere che danzavano dinanzi ai suoi occhi. All'improvviso un feroce schiaffo gli si abbatté in pieno viso.

Barcollò, rischiando di cadere in terra ma tenne miracolosamente l'equilibrio.

«Pezzo di merda!» urlò ferocemente Katsuki.

Eijiro lo guardò semplicemente con occhi vuoti. Quelli gemelli erano ampi, vitrei e luminosi ma così disperati. Scorse la paura in essi, incastrata tra i filamenti lievemente dorati delle iridi.

Deglutì un pesante magone di colpevolezza, la sua mano poggiò sulla pelle arrossata della guancia sinistra.

«Non so tu con chi cazzo te la fai ma stai alla larga da me, hai capito?!».

«Sei tu che sei arrivato nel momento sbagliato» borbottò il rosso. «Per colpa tua delle persone a cui tengo avrebbero potuto avere un brutto quarto d'ora!».

KiriBaku: Kamilla, Kat, KatsukiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora