Capitolo 3

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Il giorno dopo svegliarsi per Allison è stato un trauma, diciamo che tra le due io sono quella che regge meglio l'alcol a quanto pare.

"Ricordami di non bere più"

"Si certo Alli, dicono tutti così" esclamo ridendo mentre mi infilo una maglietta bianca e dei jeans skinny neri con gli anfibi.

"Io vado che ho lezione, ci sentiamo dopo, chiamami se hai bisogno"

A fine lezione decido di andare in biblioteca per iniziare a studiare gli argomenti affrontati fino ad ora e fortunatamente non c'è molta gente quindi trovo posto subito.

"Bomba sexy di notte e secchiona di giorno vedo" una voca mi sussurra all'orecchio, dopo circa mezz'ora dal mio arrivo.

Mi giro di scatto per lo spavento e scopro che si tratta del ragazzo del bar.

"Ti sembra normale spaventare le persone mentre studiano?" rispondo fredda e guardandolo con indifferenza.

"Scusami non era mia intenzione, ma ho l'impressione che se mi fosse avvicinato con calma mi avresti evitato"

"Esattamente" e torno a guardare il libro che ho davanti.

"Sei sempre così fredda nella vita?"

"E tu sei sempre così invadente nella vita?" rispondo a tono, guardandolo male.

"Cazzo che occhi che hai"

"Basta me ne vado" raccolgo le mie cose e mi alzo dal tavolo. Invadente.

"Dai ma non vuoi restare un po' qui con me?"

"No grazie" e così me ne vado dalla biblioteca.

Ma perché devono essere sempre tutti così appiccicosi ed espansivi. Dai che era simpatico. NO.

******

"Cioè ti ha fatto un complimento e te ne sei andata?" mi dice Allison a bocca aperta.

Siamo entrambe in stanza a riposarci un attimo.

"Si perché?" faccio spallucce

"Ma poverino"

"Poverino un cazzo non mi deve stare addosso"

"Sei un malessere" forse ha ragione.

"Vabbè stasera Nath e Jane ci hanno invitate ad un locale qui vicino a bere qualcosa con dei loro amici"

"Dei loro amici? Chi sono?" chiedo con diffidenza

"Non lo so ma dai ci divertiremo" uff.

******

Ho deciso di mettere un vestito color borgogna che fascia perfettamente il mio fisico, con degli anfibi neri e ho deciso di fare i capelli mossi con un trucco leggero.

Arrivate al locale che ci hanno indicato le ragazze, le troviamo sedute con 4 ragazzi e ... non ci posso credere.

"Ma guarda chi si vede, la rossa scorbutica" NON. CI. CREDO.

"Ma guarda tu il pagliaccio invadente" guardo male il ragazzo che mi ritrovo davanti, che mi sta guardando con un sorrisetto irritante stampato in faccia.

"Già  vi conoscete?" Nathalie interrompe i nostri sguardi

"Purtroppo" esclamo io sedendomi accanto ad Alli, che nel mentre vorrebbe ridere ma si trattiene grazie al cielo.

"In realtà non so il tuo nome"

"Non è così importante saperlo"

"Ma sei sempre così scorbutica?"

"E tu sei sempre così insistente?"

"Con quello che mi interessa si"

"Lei è Charlotte" stavo per rispondere di nuovo a tono, ma ci interrompe Alli che mi sta guardando malissimo.

"E loro sono Alexander, Tyler e Cameron"

Alexander.

La serata passa diciamo tranquillamente, a parte qualche screzio tra me e Alexander e qualche occhiataccia da parte di Allison. Scopriamo che frequentano tutti il corso di legge ed hanno una borsa di studio per sport, infatti fanno football.

Cosi banale.

Mi vibra il telefono in borsa e quando lo guardo il mio cuore perde un battito per poi dar vita alla tachicardia.

"Ti diverti al college? Magari dovresti venire a trovarci" è lui. Cazzo.

Mi alzo improvvisamente e dopo aver detto che tornavo subito esco un attimo dal locale. Mi appoggio al muro fuori e inizio a respirare profondamente.

Non è possibile che ancora mi tormenta.

"Tutto bene?"

"Oddio ma tu proprio non ce la fai a farti i cazzi tuoi eh"

Alexander si appoggia a fianco a me e mi offre una sigaretta.

"Se vedo che qualcuno sta male mi interesso, soprattutto se quel qualcuno sei tu, prendi la sigaretta non è avvelenata giuro" esclama ridendo nell'ultima parte della frase.

Prendo riluttante la sigaretta e la accendo con l'accendino che mi porge.

"Non pensavo fossi il tipo che fuma"

"Tu invece sei proprio una che fuma"

"Infatti, non potremmo essere più diversi" butto fuori il fumo e mi perdo a guardare il vuoto. È proprio vero che sembra il mio opposto.

"Gli opposti si attraggono mia cara Lottie"

"Scordatelo" rispondo fredda.

"Vedremo. Intanto mi dici che succede?"

"Cosa ti fa pensare che te lo dirò? È una questione privata"

"Magari può aiutarti con il possibile attacco di panico che ti sta per venire" e mi guarda con uno sguardo ovvio.

"Come fai a dirlo"

"So come funziona" taglia corto. Mh interessante.

"Dovresti sapere allora che non se ne parla con chiunque" butto il cicco e mi allontano da lì.

Mi dirigo verso i dormitori e scrivo un messaggio ad Allison in cui dico che non mi sentivo bene e che sono rientrata.

Io volevo solo una vita normale non chiedevo molto...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 07 ⏰

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