Capitolo 5

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Emily

Mi sembra di sognare.

Le lucine che costeggiano il sentiero mi riempiono il cuore di gioia. Siamo sempre più vicini a Natale!

Il "Mercatino degli elfi" sorge rigoglioso dietro ad uno dei tanti pini che costeggiano l'area. Cammino a grandi passi verso di esso, portandomi dietro cumuli di neve. 

Odio la neve! 

Nonostante sia il motivo per cui ieri non sia andata a scuola, la detesto lo stesso. È troppo fredda. Per me che sono freddolosa è una rovina. Non amo l'estate, ma non amo nemmeno il freddo Artico. Possibile mai che il tempo faccia sempre per conto suo? Potrebbe dare anche un briciolo di ascolto a noi comuni mortali? A quanto pare no. Le nuvole sembrano essersi accomodate per bene in cielo. Un altro po' e cominciano a bere il caffè. Non se ne vanno da metà novembre. Non danno fastidio, ma quando hanno le scatole girate, fanno cadere sulla terra, o almeno nel mio povero paesino, di tutto e di più! Pioggia, neve, grandine, fiocchi di neve... CREPES!

Il mio olfatto si concentra solo sul profumo della dolce cioccolata all'interno del mio cibo preferito in assoluto. Comincio a marcare il terreno come un soldato in marcia. Quando sento l'odore di qualcosa che mi piace, mi viene sempre una fame da lupi.

Violet potrà aspettare. Anzi, prenderò una crepes con la nutella anche a lei.

So che stravede per il cioccolato di tutti i tipi. Fondente, al latte, Kinder, Nutella e potrei continuare per un'ora o due. Ci siamo date appuntamento qui al mercatino, per poterlo visitare meglio e poi per fare una passeggiata solo noi due. Ieri, le avevo detto di chiamarmi appena sarebbe arrivata a casa. Non l'ha fatto. L'unica cosa che ha fatto, è stato farmi prendere uno spavento tale dal farmi sbiancare. Non ha voluto spiegarmi nulla. Era strana... riusciva a stento a dire qualcosa di sensato senza balbettare.

Mi avvicino al negozietto dove vendono le crepes. È un piccolo ma accogliente negozietto dove l'unico odore che puoi sentire è quello inconfondibile del cioccolato appena fuso. La neve ricopre gran parte del tetto in legno scuro. La grande insegna in legno, appesa penzoloni in modo tale da poter leggere la grande scritta rossa a strisce bianche di "Santa Claus Crepes", mi riporta bambina. L'odore del Natale che si respira stando in questo piccolo villaggio mi ricordano casa. Apro la porta, la piccola campanella appesa alla porta mi annuncia senza che debba farlo io.

Mi guardo intorno: è tutto integramente tinto di legno. Il pavimento, il bancone, i tavolini e le sedioline che li accompagnano. Prevale l'odore di cioccolato, misto a quello delle ghirlande di pini, colonizzate soprattutto dal rosso e l'oro. 

Qui tutto è rosso e oro. Le ghirlande sono solo una piccola parte rispetto al resto. 

Statuine di renne, di Babbo Natale, di elfi o schiaccianoci sono su ogni mensola, mille lucine oro attraversano tutti i bordi di esse, ma anche l'arco della porta e gran parte dei tavoli. Gli arboscelli di pino prevalgono su tutto. Con essi hanno creato non sono le ghirlande, ma anche gli arbusti dentro ai piccoli vasi rossi che fungono da centro tavola, con tanto di numerino scritto in oro. 

Ed il bello che è tutto originale. Niente di industriale o plastificato. Tutta l'Inghilterra fa frutto delle nostre decorazioni naturali formate soprattutto dai nostri amati pini. 

Il rumore della campanella mi distrae dalla mia analisi annuale. D'istinto mi giro e... lui?


Violet

Ho fatto tardi di nuovo.

Emily mi ucciderà.

𝐂𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐍𝐚𝐬𝐜𝐨𝐬𝐭𝐢Where stories live. Discover now