[2] Feticcio

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(Y/N)'s pov:

Il resto del pomeriggio é stato dedicato agli ultimi saluti, alle pratiche burocratiche e al confezionamento delle ultime cose di Itadori Wasuke.
É stato un momento difficile per Yuji e potevo vederlo dai suoi occhi.
Ha provato a rimanere forte per il bene mio e quello delle infermiere che erano state così gentili da aiutarlo con tutte quelle pratiche e le firme da parte sua.
Ci hanno aiutato e accompagnato passo dopo passo  con un sorriso dolce e uno sguardo comprensivo.
Dopo tutto, avevamo solo 18 anni e non eravamo ancora veramente adulti.

Ora Yuji sta formando l'ultimo documento, io al suo fianco come supporto morale con le cose di suo nonno in un borsone ai miei piedi.
Non passò molto tempo prima che io sentissi un'ondata familiare di energia malefica provenire dal fondo del corridoio, facendomi girare la testa verso di esso.
Mi schiarì la gola e rivolsi a Yuji un'altro piccolo sorriso.
"Torno fra un secondo, okay?" Gli dissi gentilmente, lui mi fece un cenno positivo in risposta.

Feci scivolare il borsone più vicino a Yuji prima di voltarmi e dirigermi verso lo stretto corridoio dove vidi il mio compagno di classe appoggiato al lato opposto del muro.
Fushiguro Megumi, il mio migliore amico e fin'ora unico compagno di classe.
Mi dispiaceva che Yuji non sapesse nulla di questa doppia vita che stavo vivendo. Ma Yuji amava aiutare gli altri e se avesse saputo del mondo delle arti occulte, senza dubbio sarebbe sempre stato in pericolo.

Le maledizioni non sono mai state un nemico per me, quindi era facile esorcizzare quelle che dovevo fare per le mie missioni anche se non volevo.
Mi sono sempre sentita in colpa ogni volta che lo facevo.
Ma nessuno capì la mia filosofia e se provassi a spiegarla, non avrei dubbi che verrei esiliata insieme a Suguru Geto, nonostante i miei ideali fossero diversi dai suoi.
"Megumi che ci fai qui" gli chiesi curiosamente, salutandolo con un abbraccio e un sorriso stanco.
Non dormivo da più di 24 ore ormai, sembrava che stessi perdendo colpi.

"Ho rintracciato energia malefica da un feticcio che sto recuperando qua. Tu non l'hai percepito?" mi chiese Megumi, alzando un sopracciglio interrogativo prima di lasciare che i suoi occhi guizzassero come se il feticcio si fosse fatto immediatamente riconoscere.
"Si, le tracce provengono dal mio ragazzo. Penso che abbia la scatola del feticcio in tasca" gli dissi, avendo già percepito le tracce questa mattina.

Se avessi pensato che gli avrebbe fatto male glielo avrei già portato via. Ma é solo la scatola, che male può fare?
"Il contenitore? solo il contenitore? Per quanto riguarda il feticcio invece?" me lo chiese Megumi, come se lo sapessi.
"Guarda, tutto quello che so é che l'energia malefica non é abbastanza forte da contenere qualcosa all'interno" gli dissi, sentendomi in colpa per lui, avendolo fatto cercare tutto il giorno il feticcio.

"Beh, allora ho bisogno che tu gli chieda dove é. Devo recuperarlo" mi disse, la sua voce era molto impaziente e sembrava esausto.
Probabilmente aveva passato anche lui la notte in bianco.
"Non posso chiederglielo apertamente senza espormi, Megumi. Lo sai che non voglio lontanamente vicino a questa parte della mia vita e poi, adesso non é un buon momento.
Suo nonno é appena morto." gli dissi leggermente accigliata.
Le ultime parole di Wasuke Itadori stanno ancora girando nella mia mente.

"(Y/N), Gojo non mi lascerà tornare a casa senza il feticcio" Megumi ammise stancamente, facendomi stringere le labbra per pietà.
Gojo solitamente non era severo, il che vuol dire che quel feticcio doveva essere molto importante. Chiusi i miei occhi  pensando, con tutto il cuore non volevo che Yuji si avvicinasse al mondo delle arti occulte.
Ma non potevo deludere Megumi in questo modo.
Sospirai prima di aver soppesato le mie decisioni.

Blood-stained (Yuji & Sukuna x Reader) [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora