CAPITOLO 1 - RITORNO A HURRICANE

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Era una giornata soleggiata a Hurricane, una piccola cittadina dello stato dello Utah con poco più di cinquemila abitanti, quando un'auto rossa e arrugginita "sfrecciava" (per non dire che si trascinava a fatica) tra le strade della città.

-Non posso credere che lo stia facendo per davvero! - pensava la giovane donna di ventiquattro anni alla guida della macchina; lei era Joeanne James, detta Joe dai sui amici... se avesse avuto degli amici; era di carnagione chiara con capelli rossi e occhi marroni; vestiva abiti vecchi almeno quanto la macchina che stava guidando.

-Siamo ancora molto lontani?- disse una voce giovanile proveniente dal sedile posteriore. Joe si girò per vedere Cory... il figlio di sette anni, un bimbo dalla carnagione chiara e con addosso abiti vecchi. A differenza della madre, aveva i cappelli di colore marrone chiaro e gli occhi erano verdi; teneva tra le braccia un decadente peluche di un cane: il pelo rosso si era sbiadito diventando più simile a un rosa chiaro, gli mancava un occhio, mentre il braccio e l'orecchio destro erano stati parzialmente strappati via.

-Non molto tesoro... tra poco dovremmo essere lì -  disse Joe per tranquillizzare il figlio. Qualche minuto dopo averlo detto, la vide... la sua casa d'infanzia.

Le mura dell'edificio erano tutte piene di crepe e in certi punti si vedevano persino i mattoni sottostanti; le finestre erano sporche e crepate, una aveva pure un vistoso buco

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Le mura dell'edificio erano tutte piene di crepe e in certi punti si vedevano persino i mattoni sottostanti; le finestre erano sporche e crepate, una aveva pure un vistoso buco. Il tetto sembrava che dovesse cadere da un momento all'altro; unica nota stonata rispetto al resto dell'edificio era la porta in buone condizioni. A parte ciò, sembrava che nessuno vivesse lì da anni.

-È quella la nostra nuova casa?- chiese Cory.

-Sì, è proprio quella- rispose Joeanne mentre parcheggiava.

-... magari è più carina all'interno!- disse il bambino mentre scendeva dall'auto e correva dentro l'edificio.

-Lui vede sempre il meglio in ogni situazione- pensò Joe e con aria smarrita osservò la catasta di pacchi disseminati dalla ditta di traslochi davanti all'abitazione.  Era incazzata nera, ma per quello che aveva pagato, non poteva pretendere troppo. 

Scesa dall'auto si affrettò a portare gli scatoloni dentro la casa, i più piccoli erano semplici da trasportare perché leggeri, ma i più grandi,  molto pesanti, sarebbero stati un problema... la vita l'aveva abituata a cavarsela da sola e anche questa volta se la sarebbe sbrigata con le sole sue forze. 

Proprio mentre trasportava un pacco di grosse dimensioni che molto probabilmente conteneva la televisione, inciampò e il peso della scatola spinse la giovane donna in avanti. Sarebbe caduta a terra se la scatola non si fosse fermata proprio qualche istante prima di toccare il suolo ristabilendo anche il suo equilibrio; guardò in alto per capire cosa fosse successo e vide un uomo sulla sessantina con vestiti logori, capelli e pizzetto disordinati, occhiaie, denti gialli e occhi color marrone.

-Walton Filmai ?!?- disse Joe sorpresa di rivedere il vecchio amico di infanzia.

-Sì, sono proprio i...-

FIVE NIGHTS AT FREDDY'SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora