Erano le sette di mattina quando Joeanne arrivò finalmente a casa; parcheggiò e scese dall'auto per poi dirigersi verso la porta di ingresso. Mentre si avvicinava vide Walton che usciva, portandosi dietro un mini televisore.
- Ciao Walton. Tutto bene?
- Bene grazie, e tu? Sopravvissuta al tuo primo giorno di lavoro? - chiese con fare assonnato, tanto che non attese neppure la risposta.
Joe raggiunse la porta e la aprì; si diresse verso Cory che mangiava la sua ciotola di cereali e latte prima di andare a scuola. Aveva ancora addosso il pigiama e teneva in braccio il suo peluche rosso a forma di cane.
- Ciao mamma - disse Cory con un meraviglioso sorriso in volto - Come è andato il tuo primo giorno di lavoro?
-Ciao tesoro. Tutto bene - rispose la donna; quel sorriso le avrebbe fatto dimenticare anche le peggiori disavventure e in fondo la notte appena trascorsa non era stata poi così tremenda...forse un po' strana, ma la mente gioca brutti scherzi e l'ambiente del Freddy's era capace davvero di suggestionare anche i soggetti più razionali.
- E tu? Come sei stato con Walton? O meglio, sei stato bravo con lui?
- Beh, sì. Tutto ok mamma. Abbiamo guardato per un po' la televisione e poi sono andata a letto, senza fare storie, come hai detto tu. Walton invece si è avvicinato al suo mini televisore e ha cambiato canale. Credo abbia passato tutta la notte davanti a quell'affare perché stamattina alle sei mi sono svegliato e lui stava ancora lì, intento a guardare qualcosa. Non so cosa, perché quando mi ha visto si è affrettato a spegnerlo.
Joe non fece caso alle parole del figlio, era abituata alle "particolarità" di Walton; aveva solo voglia di abbracciare Cory, farsi una doccia veloce e portare il figlio a scuola, per concedersi poi qualche ora di sonno prima di ricominciare.
Alle 7:30 erano pronti a partire. Prima di andare via, Cory salutò il suo peluche, come se fosse vivo; gli raccomandò di fare il bravo e di fare la guardia alla casa e alla sua mamma, quando sarebbe andata a dormire.
- Che tenero bambino - pensò Joe - è proprio la cosa più belle che mi sia capitata nella vita.
- Sei pronto per il tuo primo giorno? - chiese Joe agitata più di quanto non lo era stata ieri.
- Sì, sono pronto mamma! Cosa vuoi che sia mai? Avrò nuovi compagni e forse saranno più simpatici di quelli precedenti.- Joe sorrise. I due si diressero verso la scuola elementare di Hurricane.
Una volta arrivati Cory scese dalla machina e salutò la madre la quale ricambiò il saluto; Joe seguì il figlio con lo sguardo finché non entrò dentro l'edificio scomparendo, di conseguenza, dalla sua vista.
------------------------------ cinque minuti dopo ------------------------------
- Buon giorno classe, oggi si unirà a noi un nuovo studente arrivato da poco in città e quindi sarà nostro compito farlo sentire a suo agio; diamo quindi il benvenuto a Cory James.
- C-c-ciao - disse Cory, ancora molto nervoso, una volta che la maestra ebbe finito di parlare.
Tutti gli altri bambini risposerò salutandolo a loro volta; la maestra gli disse di sedersi al banco alla sinistra di una compagna, occhi marroni, capelli neri e ricci con dei codini tenuti da elastici rosa. Gli occhiali le conferivano un'aria studiosa e intelligente.
- Cory eh? Io sono Ember. Piacere - disse la bambina porgendogli la mano quando lui le passò davanti. Cory ricambiò il gesto e si sedette per poter incominciare la lezione. Le ore trascorse velocemente tra spiegazioni, il prendere appunti e qualche chiacchierata con Ember. Alle 12:00 suonò la campanella della pausa pranzo: Ember e la sua amica del cuore, Violet, lo accompagnarono a mensa. Lì si unirono anche altri tre compagni: Marcus, Dylan e sua sorella gemella Alice.
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FIVE NIGHTS AT FREDDY'S
HorrorAvvertenze: questa storia contiene sangue, scene disturbanti e un enorme discorso a proposito di morte e omicidi; se non vi piacciono gli argomenti oppure siete deboli di stomaco vi consiglio di smettere di leggere subito. ... ... ... siete ancora q...