If you dance, I'll dance
And if you don't, I'll dance anyway
Give peace a chance
Let the fear you have fall away
I've got my eye on you~Lana Del Rey
Dylan
Come ogni notte, da 9 anni a questa parte, ho avuto degli incubi. Degli incubi su quella sera, sul sangue, la polizia..i miei genitori..
<<DYLAN!>> la voce di mia sorella Tiffany mi risveglia dai miei pensieri
<<cosa vuoi Tiff!>> non so perché mi sta urlando dal piano di sotto invece di salire le scale.
<<SONO LE SETTE E MEZZA FARAI TARDI A SCUOLA!>> i nostri genitori non sono molto presenti a casa, per questo Tiff ci fa da madre, è sempre stata brava a tenerci al sicuro, si a volte è veramente una stronza, ma gli voglio bene.
<<cazzo..NON ME NE ERO ACCORTO SCUSAMI!>> come cazzo faccio in dieci minuti a prepararmi e prendere l'autobus?
Prendo i primi vestiti che vedo dall'armadio, mi spruzzo un po' di profumo e prendo lo zaino.
<<io esco! Tu Tiff? Non vieni a scuola?>>
<<scusami fratellino, ho troppe cose da fare a casa>>
<<oh..ok, nostra madre è nostro padre quando tornano a casa? Dovrebbero fare loro quelle cose lo sai? Non è il tuo compito occuparti do noi.>>
<<lo so..ma..>> no Tiffany, non anche oggi, rischierai di perdere l'anno se continui così.
<<niente ma Tiff, vai a scuola.>>
<<grazie fratellino.>> accenno un sorriso.
In realtà adesso che ci penso non sorrido veramente da tanto tempo, e quando dico tanto dico veramente tanto. Non mi ricordo la sensazione che si prova quando si è veramente felice, quando non si pensa a nulla, quando la mente è libera da ogni pensiero negativo. Prima o poi lo scoprirò giusto? Arriverà il turno di tutti per essere felici,vero?
Io e Victoria abbiamo 16 anni e siamo andati insieme al liceo scienze umane e con qualche coincidenza di troppo anche Ashley si è iscritta li...comunque Tiffany sta già all'ultimo anno di liceo classico.
Vado alla fermata dell'autobus e mi fermò per aspettarlo, non ci mette molto, circa un minuto, essendo che sono in ritardo, salgo sull'autobus e mi ritrovo, lei. Ashley,è salita alla fermata prima della mia. Bellissima, come sempre, ma non saprà mai che l'ho pensato.
Lei mi guarda e per un secondo, una frazione di secondo, i nostri occhi blu cristallo si incrociano e non vorrebbero lasciarsi mai, purtroppo siamo arrivati a scuola e dobbiamo scendere dall'autobus.
Mi avvicino a lei, che come risposta rotea gli occhi.
<<ehi, piccolina>>
<<oddio santissimo, di prima mattina no ti prego.>> gli rivolgo un'occhiata offesa e lei fa un sorrisino.
<<sei sempre così antipatica?>>