ventitré

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Elena

Oggi è San Valentino la festa degli innamorati e dopo tanto tempo ho un moroso con cui passare questa giornata e non con Marco a vedere film romantici e chiederci perché non sia fidanzati. Io e Francesco non abbiamo pianificato chissà che cosa solamente una cena fra di noi e un passeggiata.

L'unica cosa che manca è la mia voglia di alzarmi dopo ieri sera, ieri era il mio compleanno ed abbiamo festeggiato nel nostro stile ma in maschera perché era Carnevale e io e Francesco abbiamo fatto Man in Black. Mi sono divertita e devo dire che si sono impegnati per questa festa.

Come dicevo prima l'unica cosa che manca è la mia voglia di abbandonare il letto. Apro gli occhi trovandomi da sola, ieri sera Francesco è tornato a casa dopo la festa perché ha dimenticato il borsone con le sue cose. Mi siedo sul letto e mi stiracchio, prendo un po' di forza e abbandono il letto.

Preparo il caffè e quando è pronto lo allungo con del latte e lo addolcisco un po' con un cucchiaino di zucchero. Lo bevo con calma mentre ripenso a ciò che devo fare.

Il piano di oggi è semplice: comprare i fiori per le ragazze, Francesco e Luca come da tradizione, fare colazione con le ragazze, pranzare con mamma Stefania, tornare a casa e devo prepararmi per cenare stasera con Francesco. Ho un giornata per fare tutto.

poso la tazza nel lavandino e vado a vestirmi. Il freddo di febbraio sembra diventare sempre meno potente a differenza degli anni scorsi così opto per una felpa leggera, i jeans e le scarpe da ginnastica. Il fioraio apre alle nove e ora sono le otto e quaranta ho tempo.

Mi lavo i denti e poi spazzolo i capelli che sto anche pensando di tagliare, sono una persona che sopporta poco i capelli lunghi e un bel taglio fino alle spalle ci starebbe proprio bene.

Chiederò alla mia consigliera Lilith cosa ne pensa quando oggi gli porterò i fiori. Per mia fortuna fino alle sei di pomeriggio sia Lilith che Eloise sono a casa di Alex così non devo aspettare per dargli le rose, ci tengo a dare le rose alle mie ragazze dopo tutto non è solo la festa degli innamorati. 

Esco di casa alle otto e cinquantacinque, intanto mi sono anche truccata per non sembrare uno zombie che cammina. Entro in macchina e appoggio la borsa sul sedile del passeggero, accendo la radio e parto verso il fioraio.

Una volta arrivata parcheggio e per una volta riesco a trovarlo davanti al negozio di solito viene assaltato in questo giorno invece oggi è più tranquillo.

<salve Elena come posso aiutarti quest'anno?> chiede una delle commesse con cui ho fatto il liceo insieme.

<i soliti mazzi con uno in più quest'anno> dico appoggiandomi al bancone.

<si ho sentito e visto le foto> dice lei mentre prende i fiori. Mentre prepara i mazzi parliamo del più e del meno. Quando ha finito pago e prendo i mazzi, la saluto ed esco. Metto i fiori nei sedili posteriori e riparto verso il punto del nostro ritrovo.

Quando arrivo mi infilo nel primo posto libero che c'è e scendo prendo i mazzi che mi servono e chiudo la macchina. Entro nel bar con i fiori e Alex mi nota e sorride.

<non manchi un anno> dice Alex. 

<come potrei> dico porgendogli i suoi fiori. Li do anche alle altre e poi mi siedo vicino a Ludovica che mi da una tazza di cappuccino piena.

<Almeno abbiamo chi ci regala le rose> dice Lilith guardando la rosa che gli ho regalato. Sorrido e gli mando un bacio, lei mi rimanda un bacio e faccio finta di afferrarlo.

<Vero> dice Eloise baciandomi la guancia visto che è vicino a me. Bevo il cappuccino mentre parliamo e quando è ora le saluto e vado prima da Luca così gli consegno la rosa.

Appena arrivo a casa sua lui mi apre e appena apre gli porgo la rosa. Lui mi abbraccia e mi bacia la guancia

<Amore mio grazie> dice Luca per poi lasciarmi un altro bacio sulla guancia.

<Di niente fratellone> dico e sciogliamo l'abbraccio, mi lascia entrare dandomi una scatola di cioccolatini.

Una delle tradizioni dei fratelli Marini è scambiarsi qualcosa a San Valentino, è nato tutto quando entrambi eravamo single e ci lamentavamo che nessuno ci regalava niente così ci siamo detti che d'ora in poi ci dovevamo regalare qualcosa.

<Hai il pranzo con mamma?> chiede Luca e annuisco. Mi lascia andare e ci salutiamo, prendo la scatola di cioccolatini e ritorno in macchina. Prendo la via per casa di mamma che mi aspetta fuori casa.

<Sei puntuale brava> dice mamma

<Eh sì> dico spostando i capelli a lato. Sale in macchina e partiamo.

[...]

Finito il pranzo con la mamma ritorno a casa, parlare con mamma è stupendo perché con lei mi libero e si fa gossip.

Entro in casa e appoggio le cose all'entrata. La rosa di Luca la metto nell'acqua così che non appassisca mentre mi preparo.

Sono le quattro alle sei viene Francesco, passiamo un po' di tempo insieme e poi andiamo a cena. Vado a farmi la doccia accompagnata dalla mia playlist. Canticchio una canzone di Cesare Cremonini mentre entro in doccia.

Penso che i miei vicini mi odino, tutte le volte che faccio la doccia, cucino o semplicemente sto in casa attacco la musica e faccio un concerto praticamente. Se mi denunciano per disturbo della quiete gli do ragione.

Esco dalla doccia e mi avvolgo in un asciugamano e comincio ad asciugarmi i capelli. Quando sono ben asciutti vado a mettermi l'intimo e prendo i vestiti che sono sulla sedia da ieri sera pronti a essere indossati.

Mi metto davanti lo specchio e mi trucco, spruzzo il profumo che mi ha regalato Andrea ieri e sistemo il colletto della camicetta con le mani leggermente tremolanti è tanto che non passo San Valentino con qualcuno e mi fa uno strano effetto.

Il mio telefono squilla e appare il nome di Francesco mi affrettò a rispondere.

<Ciao> dico appoggiandomi al lavandino

<Ehy sto arrivando giuro ma c'è un sacco di traffico e la piccola deviazione che ho fatto mi ha rallentato> dice Francesco

<Si tranquillo tanto ho finito di prepararmi adesso tempo di dare l'ultima passata di profumo> dico

<Va bene, ci vediamo dopo amore> dice Francesco

<Si a dopo> dico e chiudo. Sospiro e torno in salotto, infilo le scarpe e sistemo la borsa che è un disastro fra scontrini, fazzoletti usati, monete sul fondo coperte da tutta la roba. La pulisco e ci rimetto dentro il portafoglio, i fazzoletti, poi ci metterò il cellulare e il kit di sopravvivenza che porto sempre.

Il campanello che suona è segno che Francesco è arrivato, prendo la rosa e apro. Il bouquet di rose mi copre la vista del ragazzo.

<A lei madame> dice Francesco

<Ed a lei Monsieur> dico porgendo la rosa al ragazzo. Ci scambiamo i fiori e ci baciamo. Metto i fiori in un vaso d'acqua e abbraccio il pilota Ducati

[...]

Con le mani intrecciate camminiamo fino a raggiungere il molo in cui Francesco mi ha scattato quella foto che tiene ancora nella macchinetta fotografica, credo.

Mi siedo e lui si siede vicino a me.

<All'inizio volevo portarti qui a fare il Pic nic però mi sono detto è il vostro primo San Valentino fai la persona per bene> dice Francesco

<Io ti voglio ricordare che la nostra prima idea era di rimanere a casa e guardare le puntate che ci siamo persi di Masterchef> dico e ridiamo

<Non siamo fatti per queste cose> dice Francesco e io annuisco.

<Però sappiamo di essere unici su questo aspetto a parte Valentino e Francesca che sono a casa con Giulietta gli altri sono tutti a cena fuori e noi avremmo preferito stare a casa a fare una cosa fra noi> dico e lui annuisce

<La coppia al tavolo vicino era disgustosa> dice Francesco

<Non mi ci far pensare ti prego> dico e ridiamo. Si, siamo fatti così.

momenti || Francesco BagnaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora