Capitolo 3

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Non riuscii a respirare,mi aggrappai al tavolo per non sbilanciarmi,istintivamente mi alzai e così fecero anche gli altri commensali.

Era alto,molto pi alto del mio compagni.

Si avvicinò al tavolo con passo fiero e dominante,il suo sguardo era annoiato e irritato.

-sedete!- ci ordinò sbuffando

Facemmo come lui ha detto e rimanemmo in silenzio,l'osservai:

dalla sua camiciuola si intravedeva una muscolatura tonica con qualche cicatrice da spada, il suo viso autoritario,senza sentimenti era coronato da due gemme ambrate e una bocca carnosa e rossa. I capelli raccolti in una cosa ordinata e la barba tagliata ad opera. Non potevo negare la sua perfezione.

Spostò lo sguardo su di me ed inclinò la testa da un lato mettendo le labbra a cuore.

Che stupida! Lo stavo fissando da troppo tempo e lui se ne accorto...

-buonasera-sogghignò con fare spavaldo

abbassai lo sguardo e lo rialzai subito 

-b-buonasera-sussurrai,ma che cavolo mi prende, non è nessuno per intimorirmi così! Pensai

Presi coraggio alzai lo sguardo e lo tenei fisso nei suoi occhi con un sorrisetto di sfida.

-dopo cena, io e te parleremo- mi disse battendo le mani per far cominciare la cena.

-certamente!- dissi imitando un inchino

la sua voce mi faceva ancora tremante dentro di m,però dovevo resistere,facendomi vedere fiera e spavalda come lui.

-Giulia, se vuoi resterò con te- Chris si intromise nel discorso 

-...in privato- marcò le due parole dette.

-Chris,ti ringrazio,ma il qui presente uomo,vuole una conversazione in privato- risposi alzando la mano in modo da indicare l'uomo difronte a me.

serrò la mascella per l'irritazione;sorrisi soddisfatta.

Ci fu servita la cena,anatra all'arancia e purè;il pasto trascorse tranquillamente e in silenzio.

-vi potete ritirate nelle vostre stanze. buonanotte.-aprì le braccia dando il consenso

Restai seduta,per quanto fiera dovetti accettare il fatto che la tensione prevalse sulla meglio: sentii il corpetto stringersi quasi facendomi soffocare, i respiri divennero sempre più irregolari.

Quando rimanemmo definitivamente soli,un silenzio inquieto ci inghiottì.

-cosa vuoi da noi?- dissi tutto d'un fiato

-te-disse guardandomi negli occhi,appoggiò i gomiti al tavolo per fissarmi meglio

-che cosa?- 

-voglio te;da quando sei stata portata via dalla famiglia reale,ho sempre pagato spie e guardie per controllarti,ogni anno che passava tuo padre diventava sempre più vecchio e io diventai come un figlio,in letto di morte estese testamento,scrivendo che avrei ereditato il trono e sposare la sua unica figlia,cioè tu- mi indicò, rimasi stordita da tutte quelle parole,non riuscii più a ragionare

-non sei più così spavalda- sogghignò

l'irritazione mi salì insieme alla bile, dovetti ingoiare la rabbia per avere più informazioni

-chi sono io? chi sono i miei genitori?- sentii gli occhi bagnarsi 

-sei una principessa,futura regina,del regno di roma e firenze, i tuoi genitori sono morti, Carolina,tua madre e re Francesco XIII,tuo padre. sei stata adottata,anzi mi correggo sei stata portata via e fatta adottare dagli uomini della Repubblica.

mi sentii mancare, priva d'identità,smembrata. 

-posso ritirarmi,nelle mie stanze chiesi con voce tremante e le lacrime agli occhi

-sì.anzi no. non puoi ti ho detto di rimanere qui a parlare con me- si alterò

Mi irrigidii, lo guardai negli occhi.

-questa mattina sono stata portata via, mi hai addormentato due volte,mi hai sbattuto la verità in faccia,smembrandomi. ripeto...- mi calmai-... posso andare a dormire?-

Rimase a fissarmi per poi concedermi di poter andare.

Annuii e cominciai a camminare volendo leggere quel maledetto libro e dormire.

Non appena arrivai davanti la porta della mia stanza,sentii quel tocco ancora una volta intorno al mio polso. 

Mi immobilizzai.

-domani parleremo con calma, porta il libro- mi girai 

-va bene,grazie, dopo la colazione-dissi a bassa voce.

-senza i tuoi mocciosi,soprattutto Chris..- sentii una nota di disgusto nelle sue parole. Ridacchiai a quei soprannomi e gli augurai buonanotte.

Chiusi la porta alle mie spalle; le lacrime mi rigarono il viso,singhiozzai. 

Mi svestii e indossai la morbidissima veste di lino.

Mi sentivo così sola....





Salve ragazze/i, da come avete visto non ho aggiornato per un sacco di tempo. Perdonatemi,ma la scuola quest'ultimo periodo è stata stressante.  

So che questo capitolo è breve ma è l'ho fatto di mia volontà,per incentrarmi meglio sull'incontro tra Giulia e il suo rapitore..

Lasciatemi tante stelline e commenti!

Grazie mille :* 

Giulia





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