Capitolo 2

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Entrammo nel castello,era davvero molto grande,quante persone vivranno all'interno?

-ci perderemo...-dissi tidubbante

-allora sarà meglio restare vicini- Chris aumentò leggermente la presa.

Non si era mai comportato così come me;spostai il mio sguardo sulle nostre mani poi sul suo volto e mi sorrise dolcemente. cosa? questo è un altro scherzo di oggi? pensai.

arrossii a quel contatto visivo,distolsi lo sguardo e notai una porta decorata con intarsi rafficuranti una scena di guerra,i personnaggi erano molto eleganti;toccai uno di quei cavalieri:era a cavallo intento a trafiggere il nemico. impiegai maggior pressione e la porta si aprì ,lasciando spazio a una grandissima biblioteca. mi si illuminarono gli occhi, Libri! troveremo le nostre risposte!

-una biblioteca...-sussurrai, entre trascinando con me anche Chris e gli altri.

-t-troveremo qui le nostre risposte e torneremo a casa- sciolsi l'intreccio di dita con il mio compagno e cominciai a leggere i titoli del libri;Sabrina mi raggiunse.

-per quanto può essere inquietante,mi piace stare qui...-sorride arrossendo;prendendo,infine,un libro da uno scaffale

-sì,concordo. inoltre i vestiti sono così belli e comodi..-Emanuela fece una giravolte su sè stessa e ridacchiò.

le mie amiche sono così felici e rilassate,perchè alllora ho il presentimento che questo "eden" ,sarà la nostra fine?- pensai,però verderle così spensierate mi si strinse il cuore...cosa devo fare?

annuii sorridendogli dolcemente;continuai a cercare. in un lato della biblioteca c'era una scalinata,incuriosità mi staccai dal gruppo e salii lentamente senza fare molto rumore;ciò che si presentò davanti a me fu una libreria da muro, mi avvicinai e su uno dei libri c'era il mio cognome;come poteva essere vero?

cominciai a tremare e allungai la mano per prendere il libro,il mio respiro accellerò. Lo presi e la libreria si aprì,rimasi incantata dal tunnel di fronte a me.

-Giulia...- i richiami dei miei amici mi riportarono alla realtà,strinsi il libro al petto e mi diressi nel corridoio oscuro.

l'oscurità mi ha sempre affascinata;strinsi a me l'oggetto come se fosse la cosa più preziosa al mondo .

feli un paio di passi e sentii una mano toccare il mio gomito,mi fermai, degludii e respirai cercando di calmarmi. 

feci la fatilica domanda:

-dove sono?- chiesi confusa 

-benvenuta all'inferno...-una voce dietro di me,sussurrò all'orecchio;era una di quelle voci roche,profonde,maschili e tenebrose.

mi girai di scatto e di fronte a me... solo oscurità.

****************

-...appena si sarà svegliata:portatela nella toiletta e falla preparare per la cena con i suoi mocciosetti che chiama amici...- sbuffò quella voce misteriosa.

non osai aprire gli occhi fino al momento che lui uscì dalla camera.

alla fine,li spalancai leggermente per non avere un contatto diretto con la luce. quando mi ci abituai, guardai intorno,avevo ancora il libro con su scritto il mio cognome e, oramai,la mia serva intenta a sistemare un bellissimo abito.

-come sono ritornata in questo letto?- domandai portandomi una mano sulla fronte.

per la seconda volta consecutiva mi ritrovai sullo stesso letto senza senza sapere come avessi fatto.

-ben svegliata principessa,andiamo a prepararci per la cena-disse sorridendo e scartando senza pietà la mia domanda;

sospirai,posai il libro sul letto e la seguii.

mi precipitai nella sauna e questa volta mi rilassai o almeno parziamente, l'unico pensiero che dominava la mia mente era la voce di quell'uomo misterioso.

-dovete uscire,altrimenti..-non la feci continuare,uscii e mi tuffai nella piscina. il contatto termico è la cosa più bella del mondo,pensai;ritornai in superfice e misi alcuni olii sulla mia pelle per poi tamponare,non feci neanche più caso alla serva.

-che ore sono?-domandai pettinandomi i capelli

-le.le 19,mia signora-

sbuffai

-grazie- poi la guardai: il suo viso così sottomesso,così buona,come potevo trattarla così. presi un telo di lino bianco e mi circondai il corpo con esso, mi avvicinai a lei: 

-grazie per quello che hai fatto tutt'oggi per me, ti ho trattato male e ti chiedo scusa ma sono così spaventata...- non mi fece continuare , gli si illuminarono gli occhi e la cosa mi fece goire il cuore.ùnon vi preocccupate,principessa Giulia,ora andatevi a vestire,vi sistemerò i capelli- 

mi sentii felice,ho dato un pò del mio amore a una ragazza che mi ha aiutato... mi sento benissimo.

ritornammo in camera e osservai megio il vestito che avrei dovuto indossare: un corpetto strettissimo lilla con una gonna lunga,ampia e sinuasa,anch'essa dello stesso colore del corpetto,il tutto impreziosito da una pioggia di diamanti disposti irregolarmente dull'abito. toccai la stoffa,era morbida;schiusi le labbra per la bellezza 

-indossatelo,principessa-

annuii,tenendo gli occhi sul vestito.

lo indossai, la serva mi sistemò i capelli in una treccia incastonandoci dei piccoli diamantini tra l'acconciatura,che risaltarono ancor di più sulla mia chioma bruna come la notte.

ringraziai e mi guardai allo speccio, non avevo parole,sembravo una vera lady.

-siete bellissima- la serva mi osservò sorridendo

-il mio signore è molto fortunato- abbassò lo sguardo,rendendosi conto di aver parlato troppo.

-i-il tuo signore?-dissi confusa

-sì,questa sera lo incontrerete- disse eccitata al  contrario di me: completamente spaventata dall'ignoto a cui sarei dovuta andare in contro per forza.

-ehm.. potrei sapere il tuo nome?- domandai

-e...emma,mia signora, emma-

gli sorrisi

-mi porteresti nella sala per la cena,emma?-

-certo,principessa Giulia-

dannazione,era così strano!

camminammo in silenzio per i vari corridoi,passando anche di fronte alla bellissima porta intagliata. 

due guardie si inchinarono e aprirono la porta gigantesca,rivelando una sala maestosa, elegante; la serva mi augurò buona cena e la liquidai gentilmente.

entrai nella sala e trovai i miei compagni

-Giulia!- Sabrina mi venne incontro insieme ad Emanuela

-ehi... amiche mie!- sorrisi, continuai:

-credo che abbiate ragione, si sta bene qui- sorrisi prendendole mani di entranbi

-guardate che vestit!-cercai di nascondere ancora la paura,nella mia mente sentivo ancora le sue parole:

-benvenuta all'inferno...- mi fecero tremare,di nouvo.

un servo ci chiese cordialmente di prendere posto in torno al tavolo, il mio posto era a capo tavola e i  miei amici dispsti alla mia destra e alla mia sinistra, l'unico posto non occupato era di fronte a me. 

La porta din'anzi si spalancò.

Rimasi inpietrita.

Salve a tutti/e,

con mio grande stupore sono riuscita a costare il capitolo quest'oggi; non credo che nei prossimi giorni aggiornerò.. penso proprio di no. :) 

Grazie per le visualizzazioni,le stelline e i commenti. 

Grazie mille :*

Giulia Xx

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