Mette su la musica
e balla in salotto.
Io vado nell'altra stanzaNon vuole che nessuno la guardi.
Immagino la sua figura che va e viene.
E si infrange come le onde,
delimitata dalle pareti.Io non sono mai stato bravo a ballare.
Ci ho provato.La sento emettere grida di gioia.
Sono nell'altra stanza e guardo il palazzo di fronte.
Ci sono due bambini che guardano verso il salotto
dove lei sta ballando.La indicano.
Poi anche loro si mettono a ballare sul balcone.E io guardo loro che ballano
e guardano mia figlia.
Poi distolgo lo sguardo.Questo momento magico spetta solo a loro.
(A mia figlia)