Il più grande errore di Rosalya

15 4 0
                                    

nel 1980...

Una nuova settimana è appena iniziata.

Lunedì.


Tyana ha deciso di non prendere il bus per andare a scuola. Io, lei e Artem saremmo andati con la sua nuova macchina. Ha preso la patente da poco e i nostri genitori hanno deciso di regalarle un’auto per il suo diciottesimo compleanno, che è stato due sabati fa.

Arriviamo a scuola, scendo il più velocemente possibile dalla macchina, trascinando Artem con me, in modo da non farci vedere insieme a Tyana. Non fraintendetemi, voglio un mondo di bene a mia sorella; il fatto è che lei è una delle persone più popolari della scuola e ogni volta, appena poggia piede per terra, viene circondata da cinque dei suoi compagni più il suo ragazzo, che non mi vanno totalmente giù.

Sono degli spilungoni idioti che appena si accorgono della presenza mia e di mio fratello iniziano a prenderci per il culo. E il buon senso di Tyana va a farsi benedire: tiene molto alla sua reputazione e, già più di una volta ci ha avvertiti.

Seguo con lo sguardo Artem andare verso Jo, la sua migliore amica (per la quale ha una non così segreta cotta), mentre io raggiungo Susan. 
Appena mi nota, si fionda ad abbracciarmi.
Sue e io ci conosciamo dalla prima elementare. Siamo migliori amiche da allora. Dal primo anno di liceo al nostro duo si unì Juan, il figlio dell’amica di università di Monika, la mamma di Sue. Fu così che diventammo un trio.
Ecco, adesso il ragazzo in questione si stava avvicinando a noi.

<<Ehilà, belle fanciulle>>

Sbuffo. <<Buongiorno, Juan>>

<<Cos’è quel broncio?>> chiede

<<Hai dimenticato il compito di matematica a seconda ora?>>

<<Detto sinceramente, sì>>

<<Sei sempre il solito>> dice Sue, roteando gli occhi.

La campana suona.

Comincia l’inferno.

Prima ora: geografia.

Non so se voler sorridere o piangere.

Entriamo in aula.

Miss Mckenzie è già in classe.

Come al solito, ci accoglie in classe con un clamoroso sorriso.
Se non fosse per lei, non capirei un cavolo di geografia.

Odio questa materia, ma adoro Miss Mckenzie è una delle insegnanti migliori se non LA migliore.
In un’ipotetica classifica si troverebbe in prima posizione, in ex-equo con Mrs. Williams, l’insegnante di letteratura inglese.

Occupiamo i nostri banchi.

Secondo banco, fila sinistra posto vicino al muro.

Accanto a me c’è Sue.

Inizia la lezione, l’argomento del giorno è la Carolina del Nord.
Cerco di prendere quanti più appunti possibili.

Passa mezz’ora.

All’improvviso qualcuno bussa alla porta.

Nella nostra classe entra Mrs. O’Brien, la dirigente seguita da un ragazzo sconosciuto alto, occhi verdi, capelli castani e ricci.

Ci alziamo in segno di saluto.

<<Grazie ragazzi, state comodi>>

Ci risediamo.

&quot;atwh&quot; in pills✨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora