Ci rivedremo tra le stelle

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Cinque anni dopo...


Rita


Ray si sente ancora in colpa, non riesce a guardarci negli occhi dopo tutto quello che è successo. Quando è con noi non parla molto e non usa più i suoi poteri.
Nessuno la incolpa per quello che è successo e nessuno la tratta male ma lei sprofonda nel senso di colpa.

Con noi non ne ha mai parlato, so solo che Ade sa qualcosa, e se provo a chiedere a lei non parlerà mai di ciò che ha detto sua sorella. L'Hydra ci ha segnate e stiamo facendo fatica a riformare il gruppo di quando eravamo bambine, d'altronde è inevitabile, abbiamo passato tantissimi anni senza ricordare la sua esistenza, ma tutte noi ce la stiamo mettendo tutta.

Il mio telefono suona. Salto in aria, mi sono completamente dimenticata di aver messo un promemoria: proprio oggi Ray viene alla Tower e insieme alle ragazze abbiamo deciso di parlarle.

Non riesco a stare ferma, devo fare qualcosa. Steve è in palestra quindi perché non andare a rompergli i coglioni? Buona idea.

Esco dalla stanza del mio ragazzo e mi avvio verso la palestra. La Tower è stata ristrutturata, non è più come la prima volta che siamo venute qui, soprattutto dopo l'esplosione della festa.
Ci sono stati numerosi cambiamenti, abbiamo deciso di reclutare nuovi ragazzi e a oggi sono quattro: Andreia, Megan, Edward e Jacob. Nessuno di loro ha dei poteri ma sono molto forti.

Ad allenarli sono Steve, Bucky e Pietro mentre io, Bea e Ade decidiamo chi reclutare e segnamo i loro miglioramenti. Abbiamo progettato una divisa, cioè una tuta nera con una A sulla schiena.

Ormai non viviamo più qua, io e Steve viviamo in una casa non molto lontana da qui insieme ai nostri pargoletti, le ragazze vivono con i loro boyfriend nello stesso nostro quartiere.

Entro nella stanza: è la stessa dove per la prima prova ho colpito Steve.
Sorrido a quel ricordo, se non fosse stato per quell'evento non avrei conosciuto bene il capitano e soprattutto non avrei iniziato a provare qualcosa per lui dove quella frase in spagnolo.
La cosa mi fa molto ridere.
Steve ha imparato a parlare in spagnolo, le basi, e abbiamo deciso che i nostri figli saranno bi lingue; quindi saranno cresciuti come i miei genitori hanno cresciuto me.

Attenzione questo non vuol dire che a casa noi parliamo spagnolo, ogni tanto succede, parlano spagnolo soprattutto con i nonni e a volte anche Steve lo fa.

Cerco con lo sguardo Steve: sta dando pugni a un sacco da boxe.

Non mi nota subito.

Ho bisogno di sfogarmi, prendo un bastone. Finalmente lui mi nota, glielo lancio e lo prende al volo.

<<Ti vuoi allenare?>> chiede.

Sa che c'è qualcosa che non va, lo capisco dal modo in cui mi guarda ma non mi fa domande. Iniziamo a girarci in torno, salto e cerco di colpirlo, lui mi precede e mi blocca. Il suo bastone cerca di colpire il mio fianco ma anche questo attacco non va a buon fine. Non utilizzo la tecnica, voglio solo sfogarmi. Con un calcio faccio cadere il suo bastone. Lui mi guarda e sorride. Mi fa distrarre e anche il mio bastone cade a terra. Iniziamo a combattere seriamente, non ci vado leggera.

<<Rii, che succede?>>

Lo ignoro e continuo. Dopo un paio di minuti, lui mi prende dai gomiti e mi blocca.

<<Sei nervosa, lo vedo, per quanto tu sia diventata forte non stai utilizzando un minimo di tecnica>>

Faccio un respiro profondo.

<<Oggi viene a trovarci Ray>>

Lui non parla, prende i bastoni da terra e li posa.

<<Dobbiamo parlarle della battaglia di cinque anni fa>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 19 ⏰

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