«Ho bisogno del tuo aiuto.»Mio fratello sobbalzò non appena mi parai alle sue spalle, e quasi rovesciò il latte che stava versando nella sua tazza.
Erano a malapena del sei del mattino e probabilmente era sorpreso di trovarmi sveglia a quell'ora. Non avevo ancora cominciato a frequentare le lezioni all'università, che sarebbero iniziate la settimana successiva, perciò passavo più tempo del dovuto a dormire.
Tuttavia, la notte precedente ero rimasta sveglia per svariati motivi: l'email che avevo ricevuto e della quale non ero riuscita a risalire al mittente nonostante tutti i tentativi fatti seguendo guide direttamente dal web, la paura che Krait si infilasse nella mia stanza... o che qualcuno mi uccidesse nel sonno per vendicarsi.
Così, complice l'insonnia, avevo cercato di recuperare i file del mio cellulare attraverso il deposito online dato che non avevo intenzione di cercare Krait per riprendermi il telefono che mi aveva sottratto, tuttavia avevo ben presto scoperto che quel disgraziato mi aveva in qualche modo privato di accedere al mio stesso account.
Solo Kyle, mio fratello, avrebbe potuto risolvere il problema. Era sempre stato bravo con la tecnologia, a differenza mia che ero capace di fare soltanto le cose basilari alla sopravvivenza che lui mi aveva insegnato. Non mi sarebbe neanche interessato più di tanto ritrovare i file perduti se solo non contenessero tutti i ricordi che possedevo di Asher.
«Perché sei già sveglia?» mi chiese.
«Perché ho bisogno del tuo aiuto», ripetei.
«Ovvero?»
Mi accomodai davanti a lui e acciuffai il suo bicchiere ricolmo di succo d'arancia. Ero intollerante al lattosio, perciò era per me impossibile bere latte la mattina. E odiavo quello senza lattosio, aveva lo stesso sapore dell'acqua di pozzanghera.
«Fingiamo che... qualcuno mi abbia rubato il telefono.» Ingurgitai un sorso di succo e mi ripulii la bocca con il dorso della mano, davanti allo sguardo stranito di Kyle che aveva infilato un cucchiaio dentro la tazza ora colma di latte e cereali.
«E fingiamo che quel qualcuno sia riuscito in qualche modo a cambiare la password del mio iCloud. E che io non riesca, di conseguenza, a recuperare tutte le cose presenti nel mio cellulare. Ecco, ci sarebbe un modo per recuperare tutto?»
«Ti sei fatta fottere il cellulare?»
«È un'ipotesi.»
Schioccò la lingua sul palato. «Ti sei fatta fottere il cellulare.»
Sbuffai e alzai le braccia. «Sì, mi sono fatta fottere il cellulare e ho bisogno di recuperare tutto quello che c'era dentro senza però dovermi infilare in qualche guaio andando a cercare il tizio che me l'ha preso per farmelo restituire.»
Kyle ghignò e si portò una cucchiaiata di cereali alla bocca. Masticò lentamente, poi annuì. «Portami il tuo computer, vedo cosa posso fare.»
Scattai in piedi e recuperai il portatile che avevo semplicemente lasciato sull'isola in cucina. Sapevo che mi avrebbe aiutato, d'altronde ero sua sorella maggiore. No, forse mi aiutava perché, sotto sotto, gli incutevo un leggero timore, ma non ci pensai troppo mentre gli porgevo il mio computer.
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𝐂𝐋𝐔𝐄𝐋𝐄𝐒𝐒
Romance"Tutti abbiamo la nostra condanna. E lui era la mia." Dopo la morte apparentemente accidentale del fratello, Dana Meyer, studentessa di diciannove anni, decide insieme alla sua famiglia di trasferirsi da San Diego a Cleveland per ricominciare dall'i...