PROLOGO

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Gli dei sono sempre stati descritti come vendicativi, presuntuosi, arroganti e pieni di loro stessi. Questa volta, però, gli dei si sono spinti oltre, tanto che lo stesso Poseidone aveva dichiarato guerra agli dei, con il supporto di suo fratello Ade.

Percy dopo quell'ultima vendetta aveva perso tutto e si rifiutava di uscire dalla sua cabina, nemmeno per mangiare. La sua cabina era protetta dal potere del padre, impediva a tutti sia di avvicinarsi sia di entrare. Alcuni degli altri campeggiatori si sentivano in colpa, altri erano soddisfatti e ritenevano che finalmente Percy aveva ricevuto il trattamento che meritava, altri ancora si sentivano neutrali, ovvero gli faceva schifo quello che era successo, magari ne avevano preso parte, ma la cosa non li tormentava e non si sentivano in colpa. 

Tra tutti poi c'era Clarisse, non era mai stata una grande ammiratrice di Percy, però lo rispettava e, in qualche modo, i due erano anche amici. La figlia di Ares era furiosa. Furiosa con i suoi fratelli che avevano approfittato della situazione, come dei codardi. Furiosa con i campeggiatori che si sentivano orgogliosi per aver fatto quello che hanno fatto su una persona che non poteva difendersi e che non poteva combattere. Furiosa con gli dei per essere stati dei codardi ed essere stati vili. Furiosa con suo padre, un amante della guerra e un avversario più o meno leale.

Infine c'era Nico, figlio di Ade, vendicativo, rancoroso, ma soprattutto protettivo. In quei giorni, mentre il figlio di Poseidone non usciva dalla sua cabina, lui provava in qualunque modo a stare vicino al ragazzo, ad aiutarlo, a stargli accanto, ma non riusciva mai nel suo intento. Nico aveva una grande forza di volontà e ogni volta che entrava nella cabina del dio del mare si sfiniva, ma non si arrendeva e cercava di far uscire Percy dal letto. 

Annabeth, ormai ex ragazza, era mortificata, ma non aveva avuto scelta secondo lei. Atena si era unita a Zeus e poi ad Era per la punizione inferta al figlio di Poseidone. Atena e Annabeth si erano scontrate, ma poi erano arrivate alla stessa conclusione: era la cosa giusta.

Al campo ormai si respirava solo un'aria di guerra, una guerra intestina. Da una parte Nico di Angelo, figlio di Ade, aveva l'appoggio di Poseidone, Ade, Clarisse e, sorprendentemente, anche Blackjacke e i pegasi, che probabilmente lo facevano più per Percy che per il figlio di Ade.

L'altro lato era guidato da Annabeth, Leo, Grover, Jason, Frank e tutti i campeggiatori dei due campi, inclusa Hazel. Chirone non voleva schierarsi, ma doveva farlo e anche se Percy e Nico erano due dei suoi semidei preferiti, non poteva schierarsi contro due interi campi e gli dei.

Percy, la causa per cui si rischiavano ben due guerre: una mortale e una divina, non sapeva cosa fare e così si immerse nella vasca che gli aveva regalato suo padre, volendo teletrasportarsi nell'oceano e annegare.

Cosa accadrà? Ma soprattutto, cosa è successo di così terribile per scatenare due guerre?

Una vendetta distruttivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora