Quando sono freddo e mi riscaldo da solo

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Non era chiaro che tipo di relazione ci fosse tra Alessia e Nicola.

Tuttavia, ora che con Lin aveva chiarito le cose, Alessia si sentiva più tranquilla.

La sera successiva, il gruppo si rincontrò sul terrazzo, dove Lin assunse ufficialmente le sembianze di Massimo.

Quando il vero Massimo se lo vide davanti, lo guardò scioccato.- Wow, non me abituerò mai a sta cosa.-

Marco mise una mano sulla spalla a Lin.- Tranquilla, se succede qualcosa ci saremo io e Andrea.-

Successivamente, Jean distribuì qualcosa al Massimo vero, Nicola e Alessia.

Nicola osservò quella piccola e nera cosa nella sua mano, che assomigliava ad una mosca.- Ma che è? Un cioccolatino?-

Jean alzò un sopracciglio, divertito.- No, è un auricolare: le band le usano per comunicare tra di loro, così non avrete problemi.-

-Grande.- commentò Massimo, mettendoselo all'orecchio.

-Grazie.- aggiunse Alessia, sorridendogli.

-Lascerò una delle macchine di mio padre alla fine della via dove si trova la SPA, così salite sopra e andate via il più velocemente possibile.- continuò Jean, passandogli anche dei passamontagna per coprirsi il viso. Infine, voltò lo sguardo su Alessia.- Stai attenta.- le disse, accarezzandole la spalla.

-Perfetto. Siamo tutti pronti?- domandò Massimo, ottenendo un cenno con la testa dagli altri.- Andiamo a fottere questo stronzo.-

***

Era notte inoltrata e la SPA era chiusa, tutti se ne erano andati e perciò era il momento giusto per entrare.

Il cancello per entrare all'interno del finto boschetto fu facile da aprire: il cancellone d'entrata, invece, era quello che Massimo avrebbe dovuto fondere.

Lui, Nicola e Alessia, con la faccia nascosta dai passamontagna e il cappuccio sulla testa, sgattaiolarono dentro e, prima di volare sul tetto, la ragazza fulminò con lo sguardo Nicola, come a dirgli di stare attento.

Così, Massimo fuse la serratura della porta ed entrò insieme a Nicola.

Nel frattempo, Alessia si occupò di oscurare le videocamere con la bomboletta spray.

Si accorse che il tetto era praticamente di vetro e quindi riuscì a vedere Massimo e Nicola che salivano al piano superiore.

Quel momento si accorse di una videocamera sulla porta della stanza dove si trovava la cassaforte.

Nico, videocamera all'angolo a sinistra.

Allora Nicola estrasse lo spray e la oscurò.

Dalla cassaforte che Massimo fuse con le mani, uscirono centinaia e centinaia di banconote.

-Certo che figa sta cosa che vi leggete nel pensiero.- commentò Massimo, inserendo velocemente i soldi dentro lo zaino.

-Tsk, ti sfido a stare nella mente di una ragazza.- borbottò l'altro, dandogli una mano.

All'interno della cassaforte, Massimo trovò anche un libro contabile, con la descrizione di tutti i negozi alla quale chiedeva il pizzo.

-Questo lo lasciamo per la polizia, così lo incastriamo sto stronzo.- aggiunse Massimo, iniziando a fare il solito graffito sul muro. -Intanto chiamala.-

Alessia era rimasta sul tetto, facendo avanti e indietro, chiedendosi come diamine le era venuto in mente di fare una cosa del genere.

Se Danilo lo avesse scoperto e detto ad Elisa, probabilmente la donna avrebbe avuto un infarto.

Uno come noi. (Noi Siamo Leggenda S1 Fanfiction.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora