E non so se terrò l'equilibrio prima di cadere

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La lezione di grafica, il giorno dopo, fu per Alessia un'ora fruttuosa per un'idea alla quale aveva pensato il giorno prima.

Si era messa in un angolino dell'aula, così che nessuno la vedesse.

Aveva ancora in mente il viso di Jean, estasiato, mentre cantava e mentre raccontava quanto gli piacesse la musica e quindi cantare.

Non si era dimenticata della canzone che aveva scritto per lei e quella che aveva composto e fatto ascoltare anche al resto della combriccola.

Così gli stava organizzando una sorpresa: voleva preparare un piccolo concerto al bar di Lin.

Allestire un palco, offrire da bere e dare a Jean la possibilità di condividere con tutti la sua bravura, perché lo dovevano sapere tutti, magari anche la sua famiglia.

Perciò, quel giorno stava disegnando una locandina che avrebbe sparso per tutta la città e condivisa sui social: voleva che venisse tutto il quartiere ad ascoltarlo e sapeva che lui sarebbe stato felicissimo.

Non sapeva perché improvvisamente volesse fare questa cosa per Jean: forse perché si stavano riavvicinando ed Alessia non poteva negare di provare qualcosa per lui, nonostante tutto.

Però, non poteva negare a sé stessa che ci fosse anche qualcosa in Nicola che l'attraeva molto.

Sapeva solo che prima o poi avrebbe dovuto scegliere.

Nicola era affascinante, ma anche Jean aveva il suo perché.

Alessia continuava ad alzare lo sguardo dal proprio quaderno, quel pomeriggio a casa di Jean, per osservare come guardasse attentamente il computer.

Dovevano ancora fare la ricerca di storia e quindi si erano messi al lavoro.

Ad un certo punto, Jean si accorse che lo stesse fissando, anche se Alessia distolse velocemente lo sguardo.

Jean sorrise tra sé e sé e le sfiorò appena la mano che non stava scrivendo sul quaderno: fu un tocco quasi impercettibile, che però fece alzare la testa di Alessia.

-Beh, credo di aver trovato un altro piccolo paragrafo che potremmo mettere nel riassunto.- le disse, deglutendo nervosamente per esser stato scoperto.

-Va bene, dettami.-

Jean sospirò subito dopo.- Senti, facciamo una pausa? Ho la testa che mi scoppia.-

Alessia ridacchiò.- Ma abbiamo cominciato appena venti minuti fa.-

-Appunto.-

Allora Alessia chiuse il quaderno e pensò che fosse il momento adatto per dirgli della propria idea.

-Va bene, allora...Ho una sorpresa per te.- gli disse lei, con un sorrisetto divertito.

Jean arricciò la bocca.- Una sorpresa per me?-

-Già, chiudi gli occhi!-

Il ragazzo sorrise e fece quanto comandato.- Va bene.-

Alessia prese dallo zaino una copia stampata della locandina che aveva disegnato: doveva ancora parlare con Lin, ma sapeva già che l'amica sarebbe stata d'accordo, perché questo significava più clienti.

-Va bene, aprili.- gli disse poi, mettendogli il foglio davanti il viso.

Jean aprì gli occhi e, confuso, la prese tra le mani.- E' bella, ma...Perché c'è il mio nome?-

-Perché organizzeremo un concerto al bar di Lin e tu canterai!-

Inizialmente Jean rimase a bocca aperta.- C-Che? N-No!-

Uno come noi. (Noi Siamo Leggenda S1 Fanfiction.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora