Changbin

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Parecchi erano invitati ad uno degli eventi dell'anno. La Fashon Week, di Milano.
Changbin era uno di quelli, Moschino lo invitò con un regalo e dei vestiti che doveva indossare per il viaggio, in modo da mostrare ciò che ci si dovrebbe aspettare dalla sfilata di settembre.
Il viaggio fu lungo, 11 ore, fu estenuante per Changbin tutte quelle ore da solo, aveva solo un desiderio, dormire nella sua camera d'hotel; l'aereo atterrò, ma c'era ancora molto da fare, dovevano scendere da lì e salire un'auto che li stava aspettando fuori l'aeroporto, ma appena entrò nella zona degli arrivi, vide molte persone incuriosite da lui. Due bodyguard con lo scopo di proteggerlo, la gente, non conoscendo il ragazzo, osservava con attenzione ogni mossa di Changbin e di chi gli stava attorno, compreso il Manager.

Finalmente, arrivò il momento di uscire da quella zona, prese le scale mobili, ma si ritrovò un'orda di ragazzine urlanti. La testa gli scoppiava, sentiva il suo nome riecheggiare nella sua testa, si piegò salutandole, prese un piccolo peluche a forma di maialino, e dei fiori che un'altra ragazza gli porse, ma dopo che lo fece, fu accerchiato. I Bodyguard provarono ad allontanarle, ma oltre le Stay, c'era gente estranea che voleva solo capire perché tutta quella affluenza attorno a quel ragazzo dai capelli corvini.
Changbin era nervoso, si mise le mani dietro le orecchie cercando di calmare quel mal di testa, ma si sentì tirare per il polso da una "fan", facendogli scivolare il piccolo mazzo di fiori dalla mano e cadere per terra. Uno dei due Bodyguard lo fece liberare da quelle ragazze e finalmente, avendo un po' d'aria riuscì a scappare da quella situazione stressante, con le urla di alcune ragazze che li inseguirono fino al suv nero.

Una volta entrato, guardò il pupazzo e sospirò.
«Perché devono sempre fare così?» Disse tra sé e sé, era stanco, il Manager lo guardò mettendogli una mano sulla gamba per tranquillizzarlo.
«Sono solo felici, infondo è la prima volta che vieni qui in Italia»
«Se continuano così anche l'ultima.» posò il peluche accanto a sé, accese il telefono e fece una foto al regalo, volendolo postare su Bubble in un secondo momento.
Non voleva che le fan fossero preoccupate, così mentì sul suo arrivo, di come fu stato in aereo e dell'accoglienza avuta dalle Stay italiane.

Dopo un'ora di viaggio in auto, arrivò in hotel, un enorme e spazioso albergo; si fiondò nella sua camera, dove ad accoglierlo, ci fu una borsa di carta con i vestiti che avrebbe indossato due giorni dopo per la sfilata.
Si buttò sul letto, senza guardare all'interno del regalo e della piccola busta indirizzata a lui, con l'invito ufficiale. Si connesse al wi-fi con il suo smartphone, scrisse su Bubble tutto ciò che successe, non dicendo nulla della realtà dei fatti, allegando la foto fatta in precedenza.
Dopo essersi ripreso totalmente, andò a farsi una doccia calda e dopo aver indossato la sua camicia da notte, si ributtò sul letto addormentandosi subito.

Il mattino seguente, fu svegliato dal servizio in camera, ordinatogli dal manager; si alzò contro voglia, si avvicinò alla porta ed aprì mostrando un sorriso cordiale, ringraziando in inglese l'addetta al servizio in camere chiudendo poi la porta; una volta entrato tutto ciò che gli fu ordinato, andò in bagno, si sistemò, facendo la sua solita routine e poi andò a mangiare la classica colazione italiana: cappuccino e cornetto.

Gli arrivarono molti messaggi, dal suo kakaotalk, soprattutto da Chan che chiedeva come fosse andato il viaggio, lui sorrise nel leggere la preoccupazione dei ragazzi, ma non volle farli preoccupare troppo, disse la verità, senza troppi dettagli. Finì la sua colazione, andò a lavarsi i denti e si vestì, con altri abiti, firmati Moschino, ed uscì dall'hotel assieme ai suoi accompagnatori.
Aveva voglia di vedere Milano, aveva sempre voluto andarci, ma non era mai riuscito a causa dei mille impegni.

Visitò molti posti rimanendo incantato dalla città e dai grandi parchi, ma l'ultimo posto dove andò fu il Duomo. Pensò che fu meraviglioso, con tanta gente vestita alla moda che passeggiava per le vie; si fece una foto proprio lì, davanti ad una delle chiese più famose d'Italia. Ne fece tante, sia selfie che foto classiche scattate dal manager, che postò subito sul suo account Instagram. I commenti furono molti, sia positivi che negativi, iniziò a leggerli mentre camminava lungo la galleria, in mezzo a decine e decine di persone e turisti, quando si scontrò contro una ragazza bionda, poco più bassa di lui.

One Shots: Stray KidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora