Lawless

Prologo

Il mondo è bello, lo vivi al massimo perché non puoi fare a meno di scoprire ogni giorno di più. Ti piace uscire e giocare, con gli oggetti o con gli amici e in quel momento sei immerso nel tuo piccolo mondo, ignaro di tutto quello che ti succede.

Lo guardi, lo fissi, cerchi di capire cosa potrai ricavare un giorno da tutto questo, ma in quel momento a te non importa.

Basta che la luce vinca sulla tua oscurità.

Ma tutto può cambiare sempre, da un momento all'altro, come una mossa in una partita a scacchi.

Da un giorno all'altro ti ritrovi in un nuovo mondo, più scuro del tuo, dove viene filtrata a malapena una scintilla.
Ma quella non è una scintilla qualsiasi: quella scintilla ti porta a fare cose che non ha mai fatto prima, ti fa sfidare il pericolo, ti dà una scossa di adrenalina.

Però non ne puoi fare a meno ed una volta dentro non ne puoi uscire così facilmente.

E anche qui lo guardi, lo fissi, cerchi di capire in quale nuovo mondo ti sei perso. Le preoccupazioni svaniscono e il posto che prima era pieno di luce e che chiamavi casa, ora è soltanto ricoperto di brutti ricordi. Anche se questo è molto più spericolato, ti piace. Non ci sono preoccupazioni, la mente riposa, ma immergersi in un nuovo mondo vuol dire cambiare gioco.

Infatti pensi che senza questo non potresti più riavere in mano la tua vita, di non poterti più riprendere, che non potresti superare il vuoto che ormai si è impossessato di te sia fisicamente che mentalmente. In certi sensi è vero, anche se te ne libererai ci sarà sempre una parte di te che non sarà più la stessa, o anche chi è completamente immerso nell'oscurità avrà sempre un piccolo raggio di luce. Il problema?  Trovare quello giusto senza che ti danneggi di più.

Perché nella vita, a differenza degli scacchi, il gioco continua dopo lo scacco matto.