Jamie mi stringe la mano e mi tira a se in un caloroso abbraccio.
Sto avvampando, non ce la faccio.
«Grazie, Mr.Dornan» gli dico sorridendo.
«aspetta un secondo, dico a Lucas di bloccare la fila» dice lui e si avvia alla porta.
Quando la apre si sente un coro che si alza, come quando stai allo stadio.
e la cosa più bella è che tra tutte quelle tizie urlanti, lui ha scelto me!
«Lucas, l'ho trovata, avvisa le altre che possono tornare a casa.»
Quando Lucas da l'avviso alle altre si sente di tutto di piú, da pianti a bestemmie...ceh okay, voi non state bene.
Jamie richiude la porta.
«succede sempre cosí?»
«più o meno, solo che mi aspettavo un po' più di contegno da parte delle signore sulla quarantina» dice lui ridendo.
Non posso fare a meno di ridere anche io.
«lo sai che sei bellissima quando ridi?»
Arrossisco.
«signore, la smetta di dire bugie...» guardo in basso.
«Ashley, ascoltami, io non dico mai bugie.»
Questo lo sta facendo apposta.
«allora, grazie, signore.»
«stai arrossendo, tutto bene?»
«si, signore, è solo che non sono abituata a ricevere complimenti»
«abituati, allora.»
«ci proverò»
«perfetto, tieni»
«cos'è?»
«il mio biglietto da visita, c'è il mio numero, l'indirizzo, l'email.
sentiti libera di contattarmi quando vuoi e se hai problemi, la stessa cosa farò io con te.
comunque, ti voglio vedere domani, sempre qui.»
come? domani?!
«come vuole lei, a che ora?»
«alle 10 domani mattina.»
«ma, signore, come faccio con la scuola?»
«farò arrivare un permesso alla tua scuola dicendo che non ci potrai essere.»
«c'è qualcosa che lei non può fare?»
«davvero poche cose, Ashley.»
«l'avevo immaginato»
Mi sorride e subito dopo gli squilla il telefono.
«puoi scusarmi un secondo?»
«certamente, signore.»
*Jamie parla al telefono:
«Pronto Drake.
Si, certo, lo ricordo.
Cosa vuol dire che è stato anticipato?
Drake, non mi potete dare cosí poco preavviso.
No, sono occupato in questo momento.
Cancella l'appuntamento.
Come non si può? dovrei avere io il potere su quello.
D'accordo, ma ditegli che farò un po' di ritardo.
Si, va bene, grazie.
Ciao Drake.»
sbuffa e mi guarda, io sono "leggermente" curiosa.
«posso chiederle che è successo, signore?»
«certo, tesoro, devo andare perchè un produttore che avrei dovuto incontrare mercoledí ha anticipato la riunione, non sai cosa farei per stare con te un altro po'...»
«signore, le assicuro, un produttore è molto più importante di me»
«non dire sciocchezze, vieni, ti accompagno a casa.»
«signore, non è necessario, davvero...»
«Ashley, devi imparare ad obbedirmi a volte, se voglio accompagnarti a casa, ti accompagnerò a casa.
Non significa che voglio il controllo su di te, assolutamente, ma sei la mia assistente e sotto alcuni aspetti devi soddisfare i miei desideri.»
"soddisfare i suoi desideri..."
dovrei smetterla di essere cosí estremamente pervertita.
«d'accordo.»
«d'accordo cosa?» dice con una punta di sarcasmo nelle sue parole.
«d'accordo...signore» dico, leggermente imbarazzata.
Non aveva detto di non chiamarlo cosí?!
«brava la mia bambina» dice , poi scoppia a ridere, guardando la mia faccia visibilmente sorpresa.
Perchè ha imitato Grey? perchè?
«haha sapevo che ti avrei fatto questo effetto, volevo vedere come reagivi, ora andiamo»
mi prende la mano e mi accompagna verso l'uscita, tutti gli altri dipendenti ci guardano e si scambiano occhiate, Jamie sorride, io vorrei sprofondare.
Anche per la strada la stessa identica cosa, si amori miei, sto passeggiando mano nella mano con un attore 32enne per il quale lavorerò, che mi sta portando a casa, INVIDIATEMI PLEBEI.
certo, potremmo essere padre e figlia e forse è questo che la gente pensa, ma so che c'è chi vorrebbe essere al mio posto.
Arrivati fuori la porta di casa mia, io busso, lui non ci pensa a lasciarmi la mano.
«Fra, apri sono Ashley!» grido da fuori alla porta.
Arriva Francesca e apre la porta con la sua grazia da ippopotamo, non pensando che ci fosse anche Jamie con me.
«Hey Ashley, allora com'è and--»
si blocca di scatto e si aggiusta i capelli con la mano.
«Salve, Mr.Dornan»
«Ciao, tu sei?» dice lui tranquillo.
«Francesca, la coinquilina di Ashley, vuole accomodarsi?»
«no, grazie, ho un impegno tra pochissimo e devo scappare.
è stato un piacere conoscerti» le sorride.
«anche per me» sorride a sua volta.
Fa un certo effetto su tutti, devo dire.
«buona fortuna per la sua riunione signore.» gli dico io.
«grazie, ci vediamo domani, tesoro» mi da un bacio sulla guancia.
mi sto sciogliendo come un pezzo di ghiaccio al sole, aiuto.
«a domani, signore» gli dico, lui saluta e si allontana, io entro in casa e Francesca mi guarda con gli occhi luccicanti e un sorriso da un orecchio all'altro.
«allooooora?» dice lei emozionata.
«che vuoi sapere?»
«com'è andata?»
«a te che sembra?»
«che hai avuto un'incarico, hai fatto colpo su di lui e che ti vuole un casino.»
Le dò uno schiaffo sonoro sulla faccia.
«FRANCESCA! ho solo ottenuto il lavoro, non mi vuole! come può volere una bambina? pensaci!» sbotto.
«mah, a me è sembrato cosí, comunque sono contenta che tu abbia avuto il lavoro»
«e indovina altre due cose?»
«cosa?»
«ho il numero di Dakota Johnson e domani devo andare da Jamie invece di andare a scuola.»
«ommioddio sclero. sei seria?»
«mai stata cosí seria in vita mia.»
«è stupendo, "tesoro"!» dice scimmiottando il tono di Jamie.
«oh, smettila.»
«come vuoi tu...mi porti con te domani?»
«ma assolutamente no!»
«ma domani abbiamo matematica, tu sai quanto odio la matematica!»
«dovrai cavartela, ora sono stanca, vado in camera.
Se devi sentire la musica o fare qualsiasi altra cosa guai a te se fai rumore.»
vado in camera a riflettere su tutto quello che è successo oggi.
È possibile che questo incontro con Jamie cambierá la mia vita per sempre?
spazio autrice: scusate se ho cancellato e ripubblicato il capitolo ma mi ero accorta di aver scritto "Christian" al posto di "Jamie"...ho problemi, seriamente...