Quei due giorni passarono in fretta e mi trovai di nuovo catapultata nella vita di sempre, con un fratello geloso, una madre un po' schizzata, i miei migliori amici distanti chilometri e un amico friendzonato. Dovevamo tornare a scuola e quella mattina fui svegliata dal cellulare: era Jackson
-Jackson Robert Willson perché mi hai chiamato di mattina presto? Quale diavolo è il tuo problema?-
-Buongiorno anche a te acidona cara-
-Cosa vuoi?, ci saremmo visti tra un'ora-
-Volevo dirti che oggi non si va a scuola-
-Davvero? Non scherzi vero?-
-Certo... Oggi una navicella spaziale ha distrutto la scuola-
-Jackson, dai sono seria. Non sei divertente-
-Acidona, dai scherzavo. Ma dico sul serio, noi due oggi non andremo a scuola-
-Per quanto vorrei non andarci, devo farlo. Poi mi aspettano Lucas e Lucy-
-Che palle con questo Lucas e poi Lucy se la caverà da sola. Dai solo noi due, due ragazzi trasgressivi- disse terminando con una risata
-Deficiente, Lucas è anche tuo amico e non si merita di essere trattato così-
-Si... certo è mio amico ma è tonto-
-Va bene, dai Jackson ci vediamo a scuola-
-NO. Tra 20 min fuori casa tua, o vieni con me o ti rapisco-
-Va bene mio rapitore hahaha-
Decisi così di prepararmi e sistemare quel disastro che era la mia faccia. I capelli arruffati, due occhiaie nere come la pece e definitavamente faccia da ridardata aleggiavano su di me. Presi un biscotto e corsi verso l'uscita, quando mi fermò mio fratello- Gnoma, aspettami vengo pure io-
-Scusa Chri, devo andare a casa di .... Lucy, si Lucy- cercai di mentirgli
-Sophia sputa il rospo, ora!-
-Okay, ma giura che non lo dici alla mamma-
-Va bene-
-Oggi non vado a scuola, esco con una persona-
-E chi sarebbe questa persona?-
-Jackson- dissi sussurando
-Tu non ci vai. Punto-
-Christian non rompere io ci vado e tu mi ami quindi non dirai niente a mamma- feci il labbruccio e gli occhi da cucciolo, sapevo che non poteva resistergli e così cedette.
Aspettai Jackson per 5 minuti e nel mentre mandai un messaggio a Lucas, Lucy e ai Fantastici 4
-A Lucas: Oggi non vengo a scuola, usciamo domani va bene? Un bacio-
-A Lucy: Oggi non vengo a scuola, vado con JAckson. Non dirlo a Lucas e tu non farti strane idee-
-Da Lucy: Tu, Jackson. Cosa? Voi non me la raccontate giusta. Divertitevi, ma state attenti non voglio diventare zia così presto- risi a quel messaggio
Sentii un clascson e mi girai, era Jackson, così decisi di leggere i messaggi di quei 3 pazzi dopo. Mi pose il caso e salimmo in moto. Cercai più volte di conversare con lui, chiedendogli dove stessimo andando e ricevetti ogni volta la solita risposta: Stai tranquilla, lo scoprirai. Così mi misi l'anima in pace e decisi di fidarmi completamente di lui.
-Ehy, siamo arrivati scendi-
-Si, mr. Acido-
-Non sono acido e comunque sei carina oggi, sembri...-
-Cosa?-
-Una ragazza-
-In che senso? Jackson non so quanto ti convenga dire queste cose ad una ragazza-
-No intendo che sembri solo più femminile-
-Ti stai scavando la fossa da solo, lo sai questo vero?-
-Ma era un complimento...credo. Comunque zitta e ammira questo paesaggio da brivido-
-Mi hai portata al mare! Lo adoro-
-Lo so rompipalle-
-Dai andiamo in spiaggia. A chi arriva primo?-scherzai
-Non ti conviene sfidarmi bambina-
-Parla meno e corri di più- dissi gia correndo verso la spiaggiaOvviamente arrivó prima lui, con quelle gambe lunghe e atletiche che supportavano quel corpo meraviglioso. Lui per punizione cominció a farmi il solletico, cominciai a ridere come una pazza finché le mie urla non attirarono gli sguardi divertiti delle persone. Lì mi riempì di imbarazzo e mi ricomposi, a Jackson dal canto suo non importava delle persone, così mi prese in braccio e mi catapultó in acqua.
-Deficiente! Giuro che se ti prendo ti uccido. L' acqua é gelata- urlai
-Dai stupida, ti aiuto ad uscire- mi tese la mano e provai a buttarlo in acqua con me, ma lui si rese conto delle mie intenzioni e mi lasció la mano, così mi ritrovai a sbattere il sedere contro la sabbia dura.
Lui scoppió a ridere vedendo la mia faccia dolorante, così infuriata uscii dall' acqua correndo.
-Dai... sophia, ti sei arrabbiata?-
-Non lo so dimmelo tu, stupido cafone-
-Era solo un piccolo scherzo, tu altrimenti mi avresti bagnato, era leggittima difesa vostro onore-, li feci un sorriso e lui non perse tempo a farmelo notare,-Era un sorriso quello musona?-
-No...- cercai di nasconderlo
-Si,si quello era un bellissimo sorriso e voglio vederlo sempre sulla tua faccia-
-Okay, basta sembriamo i protagonisti di uno di quei film adolescenziali-
-Si signora, che ne dici se ci asciughiamo e poi andiamo a mangiare qualcosa?-Passammo tutta la mattina lì fino all' ora di pranzo, quando andammo in una paninoteca, mangiammo e tornammo in spiaggia. Jackson mi condusse fino ad un posto meraviglioso, nascosto da tutto, era una grotta che dava sul mare e ci fermammo li per tutto il pomeriggio.
-Facciamo un gioco- esordì Jackson
-Va bene, quale?-
-10 domande-
-Quello delle 10 domande a testa?-
-Si, dai. Comincio io-
-Va bene principessina-
-AH.AH.AH. tuo fratello mi odia?- mi chiese
-No, Chri é solo molto protettivo, non mi é potuto stare vicino prima e ora ha paura che qualche ragazzo mi faccia star male-
-Capito- annuì lui
-Bene... ora tocca a me. Hai qual he sorella o fratello?-
-Ho una sorellina di 5 anni, mio fratello é morto e prima che tu possa dire: oddio mi dispiace. Fidati é stato un bene per tutti-continuó-Hai mai fatto sesso?-
-Andiamo subito diretti, comunque no. Sei mai stato innamorato?-
-Ovviamente no, l' amore é per i perdenti- esclamó lui- Cosa é successo tra te e Lucas l' altra sera?- chiese alla fine.
-Niente gli ho raccontato una cosa importante della mia vita che non sa praticamente nessuno e alla fine ci siamo addormentati. Perché ti interessa?-
-Semplice curiosità piccola ahahaha. Di cosa si parlava?-
-Basta. Ora mi sono stufata, il gioco mi annoia- urlai
-Sophia calmati, non c' é bisogno di essere così arrabbiati-
-Invece si, ti devi fare i cavoli tuoi-
-Okay,okay tigre scusami-
-Stupido. Non volevo essere cosi irrascibile, ma odio parlare del mio passato-
-Va bene. Dai metto un po' di musica e ci rilassiamo-
-Va bene, ma vedi di mettere buona musica tonto-Mise un po' di musica e dopo un po' mi addormentai. Mi svegliai ore dopo a causa di un insetto che non smetteva di punzecchiarmi la gamba. Mi resi conto di star dormendo abbracciata a Jackson e lui aveva una mano sul mio sedere. Cercai di non perdere la calma, svegliai e cercai di smuovere quel cretino.
-JACKSON, STUPIDO, IDIOTA, RITARDATO SVEGLIATI É TADI E TOGLI LA MANO DAL MIO SEDERE PRIMA CHE TI TAGLI IL TUO AMICHETTO-
-Buona, buona, buona. Calma, saranno più o meno le 15.00 e
poi tranquilla la mia mano non voleva finire sul tuo sedere-
-Idiota, sono le 20.00 e mi madre mi uccide se scopre che ho passato una giornata sola con un ragazzo, invece di andare a scuola-
Lui mi prese la mano e corremmo fino alla moto, mi sorrise e mi porse il casco. Arrivammo vicino casa mia e per non far sospettare di più mamma mi feci lasciare lì. Lo ringraziai e gli diedi la buona notte.*Spazio pazza*
Salve a tutti, scusate per il ritardo clamorosoooo e a 5 voti aggiorneró. PromessoBaci -occhimmensi
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Insegnami a volare
Teen FictionLei: Sophia Lui: Jackson Lei: Deve imparare a fidarsi della gente Lui: Non ha paura di nessuno Lei:Troppo orgogliosa Lui: Troppo sicuro di se Lei: Ha paura di amare Lui: Ha paura di amare Leggete per scoprire di più