I CAPITOLO

130 17 12
                                    

Mi incammino per le scadenti strade della città, grigie e oscure.
La pioggia rintocca, si sente forte si fa percepire, come se ne sentisse il bisogno.
Mi sento smarrito eppure seguo un sentiero ben preciso, l'unico sentiero il quale mi è sempre stato detto di seguire, il sentiero di Dio.
Cammino velocemente, ho premura, una premura senza un esatto motivo, è prestissimo e la gente per le strade si fonde col grigio dell'atmosfera, nessuno osa sfumare del
colore a questo grigio pesto.
I bambini son l'eccezione, essi cantano, essi gioiscono e le loro risate contagiando i vecchi malandati che sostano sulle pungenti panchine.
Son giunto nel mio posto, nella mia casa spirituale, in cattedrale il silenzio colma la mia anima.
È grande, spaventosamente grande, immensa. Le colonne son alte e affilate, snelle da sembrar quasi fragili, ma riescono a sorreggere la maestosità di questo monumento con tanta facilità. Eppure io penso che si sforzino, si sforzino di non mollare, per non far crollare la meraviglia che mantengono.
Le colonne per me son come le donne, decorose, maestose, snelle, dall'aspetto fragile all'occhio esterno, ma che internamente contengono un incredibile forza e determinazione nel mantenere la propria vita e nel lottare per essa.
Sono inginocchiato, ispiro... ed espiro, prego più che posso, ripeto le mie tre solite preghiere tante volte, quanto i peccati che mi sono azzardato di commettere in questi giorni. Mi sento
sporco e fradicio, il peccato non mi dona, non m'appartiene.
Son rabbrividito. Una fitta ombra i miei occhi han visto infondo all'altare, era in fuga, scattante e abile.
I miei occhi non captan nient'altro, sarà stata impressione mia, errore mio. Eppure... d'un tratto la mia positività è stata contagiata. La sento, un'energia differente dalla mia è qui presente.
La sento ansimare, non ho tempo per indagare affondo.
La campana suona, 4 rintocchi forti ed emananti di eco risuonano ai miei timpani.
È l'ora di ritornar alla dimora mia e riposar la testa dallo sforzo di questa mattina.

Per tua colpa d'amor soffocai...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora