VI CAPITOLO

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-Padre. Son tornato-
-Lurido bastardo. LURIDO BASTARDO-
...
Un ceffone forte m'ha tirato, a terra son caduto.
-Tu, maledetto figlio di mala donna, M'HAI FATTO BRUCIAR IL RACCOLTO-
-Non è possibile, io ero per le strade campagnole, non ero a casa-
-IDIOTA M'HAI LASCIATO IL FORNETTO
SUL RETRO APERTO A 189 GRADI. COSA PENSAVI SUCCEDESSE?!-
-Padre io non l'ho acceso glielo giuro che chiuso l'avevo lasciato-
-Non giurare, pecchi e basta. M'hai rovinato una vita. Tua madre non bastava con le sue fottute paranoie, dovevi aggregarti anche tu. Dovevi morire con lei lo stesso momento in cui hai uscito quell'ammaccata testa.-
-Morire. Solo quello devi fare. Incapace.
-Padre io...-
-TACI. NON FAR LA VITTIMA CHE SEI SOLO TU LA CAUSA. TU E LA TUA SPAVALDERIA. DOVE CAZZO ERI?!-
-Ero alla bottega e..-
-ALLA BOTTEGA?! LA VENDON SOLO VESTITI DA DONNA-
-No padre stavo accompagnando un'amica, doveva far visita alla proprietaria-
-Ora mi tocca aver a che fare anche con un figlio finocchio-
-Adesso caro mio dopo lo schifo che m'hai combinato pagherai la tua punizione.-
-Padre... padre dove v..-
-Sta zitto e taci, bastardo-
M'ha dato un calcio nella schiena allontanandomi sempre più, un'ascia in mano ora ha preso...
-PADRE NO-
-PADRE FERMO, TI PREGO, TI SUPPLICO NE VALE LA MIA INTERA VITA-
-STA ZITTO, LA VITA TE LA SEI ROVINATA. ME L'HAI ROVINATA, NON SEI DEGNO DI STAR AL MIO FIANCO TANTO MENO DI MANTENER QUESTO AMMASSO DI LEGNO-
Son fermo, disarmato, spaventato. Con l'ascia m'ha cominciato a colpir le ruote del carro. Poi ha scaraventato il restante della frutta per terra smacellandola completamente. I cavalli ha slegato. Uno sulla testa sta colpendo.
Non riesco a controbbatter. Non riesco a muovermi. Riesco solo a lacrimare. Odio lacrimare. Mi sento un debole ramoscello. Piango e basta son disperato. Son accovacciato.
-PERCHÉ, PERCHÉ PADRE PERCHÉ-
-Non ti riesci nemmeno a tirar su. Riesci solo a piagnucolar come una donzella fottuta. Fallito. Sei solamente un fallito.-
-Ora alza il tuo fondoschiena da la e pulisci tutto questo schifo.-
-Ma padre io...-
-TI HO DETTO DI STARTI BUONO E TACERE-
Con l'ascia m'ha minacciato tirando un colpo poco lontano dal piede mio. Ha preso le interiora sbudellate del mammifero lanciandomele addosso.
-Se non pulisci tutto questo farai la stessa fine di quell'inutile ammasso di carne. Alzati. Finocchio-
...
Ho spostato le budella dell'animale dinnanzi al mio corpo. Son dolorante, non riesco a non piangere. I miei cavalli, i miei frutti, il mio carro. I miei amici, non rivedrò più nessuno di loro. Son spacciato, tengo un senso di colpa enorme. Amavo il mio carretto.
Ho raccolto i resti dei cavalli. E li ho posti in una vaschetta che è stata ignorata dai colpi dell'ascia. La frutta e la verdura son del tutto smantellate. Le finiranno gli invertebrati.
Più vedo i pezzi del mio carro più piango. Inginocchiato son e guardo il cielo.
-Dio mio ti prego. Salvami tu. Portami con te che finger di gioire più per me non fa. Fammi bruciare come il campo. Fammi disgregare come le interiora dei cavalli. Fammi spezzare come la legna del carro.
Salvami dal demonio. Non merito di viver così.-
...
Agatha per braccio m'ha preso. Mi sta conducendo in una stanza della bottega a me fino ad'ora ignota. Non è molto grande, è come un piccolo scantinato.
È pieno di teli appesi al basso soffitto. Degli scatoloni con vecchia stoffa son sparsi qua e la per la superficie del suolo.
Questa stanzìna parla da se. Ha voce propria.
-Cos'è questa gelida aria? È come un respiro-
-Qua dentro son racchiuse tutte le persone colpite dal sigillo.-
-Quindi Christopher..?-
-No, Christopher non è stato colpito, un colpo di fortuna ha avuto perché risvegliato la peggior anima non ha-
-La peggior anima..? Cosa tieni chiuso in questa bottega Agatha?-
-Merinda questi affari tuoi non sono-
-No si che son affari miei, mi son offerta di lavor con te in nero, non accetto che tu mantenga dei segreti e soprattutto se son cose pericolose alla quale devo esser al corrente-
-Presuntuosa maleducata, lo vedrai domenica, nel bosco. Ti presenteremo a quest'anima nera.-
-Anima nera? Agatha che mi tieni nascosto? Non eran robe pagane queste che m'hai fatto fare-
-Mia cara troppo permissiva sei sempre stata. Da adesso tu sei sotto il controllo di tutte queste anime. Domenica come t'ho già detto ti presenteremo all'anima nera. Se ti rifiuterai nel sigillo anche tu cadrai.-
-Tu, sporca bugiarda...-
-Mi ringrazierai. Ci ringrazierai Merinda. Ora va via, vai in casa e riposati. Che mi servi carica d'energia per dopodomani-
...
Non credo alle mie orecchie. M'han abbacinata. Sotto minaccia son finita. Granciporra son stata.
Non avrei dovuto. Christopher aveva ragione. Chissà a quale strano spirito andrò in contro. Ciecamente mi son fidata. Così ciecamente che alla fine cieca divenuta son io.
La gente già sospetta della mia stregoneria. Se fosse al corrente della mia partecipazione a questi riti mi darebbe fuoco come minimo.
Son furiosa. Ma son anche in pensiero per Chris. Povero ragazzo. Così dolce e generoso. Per mia colpa un trauma ha subito.
Devo trovarlo e fermarlo dal spifferar le sue visioni e udienze per le strade.
Altrimenti ci gioco la mia vita.
Ma prima devo tornar a casa. Avrò tempo domani di ribeccar Christopher. Ho bisogno della mia tisana pomeridiana.

Per tua colpa d'amor soffocai...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora