Amy's POV:
Ci sono dei giorni in cui sento la mancanza di qualcosa, non so esattamente cosa sia ma ne sento la mancanza.
Sono passati circa due anni e mezzo da quando sono scampata dall'incidente d'auto in cui sono morti mia madre e il suo fidanzato. Da allora la mia vita è cambiata drasticamente, per prima cosa con mia madre abitavo in una casa in centro (abitavo a New York) con una camera tutta mia, ora invece abito in una casa in periferia piccola (rispetto a quella a cui ero abituata che aveva anche una specie di palestra con gli specchi dove potevo esercitarmi per i balletti) e devo dormire con le figlie di mio padre e la sua nuova moglie, se non voglio stare sul divano. Non fraintendetemi, a me non dispiace dormire con loro ma ho quasi diciassette anni ho bisogno della mia privacy. La moglie di mio padre non mi piace, per prima cosa perché mi manda da uno psicologo perché crede che abbia bisogno di aiuto per superare la morte di mia madre; la verità e che non la supererò mai!
In secondo luogo perché è saccente e crede di sapere sempre quello di cui hanno bisogno Agatha e Sophì, le sue figlie di 14 anni. Non mi piace il modo in cui tratta le persone della mia e della sua famiglia, con persone della famiglia non intendo solo noi ma anche le sue sorelle, crede che chi non abbia un lavoro e un laureato sia un fallito.
Papà ha cambiato lavoro per lei, prima insegnava a suonare il violino e il pianoforte alla mia scuola, ora lavora in banca, quando era ancora sposato con la mamma diceva che non avrebbe mai preso a fare un lavoro che non gli piaceva, e questo sicuramente non gli piace. Secondo me non è il lavoro giusto per lui, è un lavoro grigio e monotono e per una persona solare come lui.
Io voglio andarmene da qui, mi sembra sempre di non fare parte di questa famiglia (all'apparenza) felice, l'unica cosa positiva è che posso stare con mio padre che da quando aveva divorziato da mamma l'ho visto solo due volte, fortunatamente devo aspettare ancora poco, per così dire, un anno e cinque mesi e sarò maggiorenne e potró avere l'eredità di mia madre e tornare a casa mia.
Io sono una ragazza non troppo alta, ho capelli neri e gli occhi verdi (non a caso il mio colore preferito), ma non mi piaccio, neanche un po'. Non perché non mi piaccia il mio fisico piuttosto perché tutto il mio aspetto mi ricorda mia madre, a parte gli occhi quelli li ho presi da mio padre e li adoro, come del resto adoro lui!
Siamo a settembre e tra pochi giorno inizieranno le lezioni, io sono all'ultimo anno della Juilliard Music School e sono in contraddizione perché voglio con tutto il cuore tornare ma allo stesso tempo non mi sento per nulla pronta.
Ma devo finire gli studi sia per me e la mia passione ma soprattutto per la mamma che mi ha sempre sostenuto nelle mie scelte riguardo questa scuola.
Questa sono semplicemente io, sono Amy Lewis e questa, be questa è la mia storia.

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QUEGLI OCCHI COLOR OCEANO♡
FanfictionDAL CAPITOLO DIECI Ho ancora quel mix di sapori afrodisiaci sulle labbra quando mi accorgo di quello che sta succedendo. Apro gli occhi che avevo chiuso,mi stacco da Louis,gli do uno schiaffo e scappo via... Ma cosa mi è preso?! Perché l'ho assecon...