Skin and Bones

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Pov's Dušan

Ero appena arrivato a casa con Elisa addormentata tra le mie braccia, aprii la porta e vidi Vanja che stava preparando la cena, così la richiamai dolcemente 

"Hei" dissi e mi avviai in cucina 

Si voltò verso di me al suono della mia voce ma non appena mi vide con la bambina in braccio spalancò i suoi occhioni e mi fissò in attesa di una risposta 

"E lei chi è?" domandò a bassa voce e le passò delicatamente la mano sulla schiena 

"È la figlia di Kenan" sganciai la bomba 

"In che senso?" chiese giustamente e io raccontai ciò che ci aveva detto Kenan a noi, di come nemmeno lui sapeva della sua esistenza ma che ora era completamente assuefatto dalla piccola 

"Amore" sussurrò 

"La poso e arrivo" dissi e poi mi chinai per baciarla 

Andai in camera mia e la distesi sul lettone mettendole attorno dei cuscini per evitare che cascasse per terra e poi tornai in salone dove vidi la mia ragazza intenta a mettere in tavola i piatti per cenare 

"Sta ancora dormendo?" chiese 

"Sì, l'ho poggiata sul nostro letto, spero non ti dia fastidio" 

"Nessun fastidio" replicò e posò un tenero bacio sulle mie labbra 

"Bentornato a casa" sussurrò con ancora le labbra a contatto con le mie e io ne approfittai per intrufolare la lingua all'interno della sua bocca per approfondire il bacio 

Ci staccammo solamente per riprendere fiato e poi ricominciammo a baciarci, le mie braccia attorno al suo corpo minuto, le sue attorno al mio collo per potersi stringere e aggrappare alle spalle 

Una mia mano scivolò sulla sua gamba, me la portai al fianco e la strinsi andando a creare una frizione tra i nostri corpi non del tutto indifferente 

"Du, amore, mangiamo e poi, forse, faremo quello che vuoi" disse alludendo al fatto che, se non ci fossimo fermati in tempo, probabilmente l'avrei presa sull'isola della cucina seduta stante 

"Non vedo l'ora" mugugnai al suo orecchio 

"Nemmeno io" replicò alla mia provocazione e potevo dire con certezza che ora avevo un problema bello grosso in mezzo alle gambe 

"Qualcuno si è svegliato" disse ridendo 

"Colpa tua, guarda cosa mi fai" 

"Mangia che dopo ti aiuto con quella" indicò con la testa il mio amico e io mi strozzai con la saliva 

"Dio mio bambolina.." sussurrai e poi mi sedetti a tavola per poter mangiare 

Durante la cena parlammo delle nostre giornate, della partita, delle emozioni che avevo provato nell'essere tornato finalmente il capocannoniere che tutti aspettavano e io gioivo di questo 

"Du, non dovresti svegliare la piccola per farle fare la cena? Dopo diventa tardi per lei" disse 

"Hai ragione, vado a chiamarla" e mi alzai dal tavolo per poter andare in camera a svegliare la piccolina 

Aprii lentamente la porta socchiusa e vidi che stava ancora dormendo beata, mi dispiaceva svegliarla ma veramente si era fatto tardi e non volevo lasciarla senza mangiare, così delicatamente mi misi vicino a lei e iniziai a scuoterla per svegliarla 

"Elisa, amore dello zio" le dissi piano scuotendola dalle spalle 

La chiamai altre due volte e poi vidi i suoi occhietti aprirsi piano piano 

Formidable - Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora