Capitolo Unico

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"Midoriya... è da tanto che aspetti?"

La neve scendeva lentamente nella città di Tokyo, quasi irreale vista sotto quell'ottica incantata, ed Izuku si sfregava le mani con forza cercando di riscaldarle mentre aspettava il suo amico di sempre davanti alle porte di un immenso centro commerciale.

La telefonata di Shouto lo aveva sorpreso che era ancora in pigiama, fazzoletti alla mano e pop corn sparsi sul divano, a guardare l'ennesimo film strappa lacrime come faceva ogni anno in quella ricorrenza

Odiava San Valentino...

Odiava i festoni a forma di cuore che decoravano le strade di quella cittadina che dell'amore, per 364 giorni l'anno, non sapeva cosa farsene

Odiava la falsità della gente e quelle commesse, dalle labbra laccate di un rosa fastidioso, che cercavano di appiopparti l'ennesimo pupazzo che sembrava uscito da un film horror, dopo essere stato masticato dal cattivo di turno, dicendoti che era il regalo perfetto da fare alla persona amata...

Cosa diamine ne sapevano loro del suo amore e di cosa gli sarebbe piaciuto?

Izuku se lo chiese per l'ennesima volta, calandosi il cappuccio ancora più profondamente sulla testa e schiacciando i riccioli verdi che ormai gli arrivavano agli zigomi, guardando quelle decorazioni pacchiane e sospirando internamente

Gli aveva decisamente rovinato la giornata il caro Shouto...

Perché diamine aveva dovuto chiamarlo e strapparlo dalla sua auto-commiserazione?

Non era stato sufficiente vederlo due giorni prima ed essere fotografati insieme?

Non erano stati sufficienti i titoloni dei giornali, maledetti loro ed i loro gossip fasulli, che aveva ritagliato e conservato gelosamente come il più orgoglioso degli stalker pazzi?

A quanto pare...no...

Izuku sorrise quando Shouto gli arrivò di fronte, anche lui con un cappellino da baseball calato sulla fronte ed una sciarpa tirata fino al naso a nascondere la cicatrice ed i capelli fin troppo riconoscibili, per poi negare con il capo e stringersi ancora di più nel lungo cappotto

I:" no Todoroki kun ...sono appena arrivato"

Appena arrivato un paio di palle pensò il verdino, mentre Shouto gli faceva cenno di entrare per primo tra i tornanti delle porte scorrevoli, e si abbassava appena la sciarpa a godersi il calore interno

Ci aveva messo due ore per prepararsi ...

Mezz'ora a scegliere i vestiti ed un'ora e mezza, fanculo, per riuscire a sistemarsi i capelli

Per poi darsi dell'idiota da solo quando era arrivato all'ingresso e con la frustrazione ben scritta in faccia, ed a chiare lettere, aveva guardato il cappellino con il pon pon che avrebbe indossato

Sapeva che tutta quella mousse che aveva messo, per disciplinarli e farli cadere in una cascata morbidosa, si sarebbe completamente asciugato sotto la lana rendendo i suoi capelli di nuovo crespi e più simili ad un cespuglio appena attaccato da un dobermann che al risultato che voleva...

Morale della favola?

Era uscito di casa due ore prima dell'appuntamento, che era a due isolati da casa sua, e si era ghiacciato il sedere aspettando di fare la sonora figura di merda quando avrebbe tolto quello strumento infernale che aveva permesso ai due neuroni rimasti, nella sua testa , di non congelare

S:" sono contento che tu sia qui...non sapevo proprio come fare! Scegliere un regalo di San Valentino per la persona che ami, per la prima volta nella vita , è davvero stressante..."

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