🌟 𝑨𝒍𝒘𝒂𝒚𝒔 𝒃𝒆 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒐𝒘𝒏 𝒍𝒊𝒈𝒉𝒕, 𝒂𝒏𝒅 𝒅𝒐𝒏'𝒕 𝒍𝒆𝒕 𝒂𝒏𝒚𝒐𝒏𝒆 𝒕𝒖𝒓𝒏 𝒊𝒕 𝒐𝒇𝒇. 🌟
Esistono ombre che danzano nel crepuscolo dell'anima, avvolte da un velo di mistero che sfida persino la luce più radiosa. Sono presenze s...
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୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥ «Devi imparare a vivere con l'oscurità di fuori come hai imparato a vivere con l'oscurità di dentro.» - Josè Saramago. ୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥
Mi fermavo spesso a contemplare l'effimera e straziante dualità tra luce e ombra, tra bene e male, che imbrattava la mia anima corrotta e la mia vita in generale, se di vita si poteva davvero parlare.
In un mondo dove la tela della nostra esistenza era ricoperta di sogni inafferrabili e polvere di illusioni pregne di luccichii, mi stagliavo io, un'anima che non trovava mai il suo posto.
La luce che intravedevo tra gli anfratti del mio costato ricolmo di strascichi, non era mai dolce senza il suo amaro retrogusto di ombre, e l'oscurità che tentava ogni volta di ammantarmi come la notte ammanta il cielo plumbeo, era sempre ad un passo da me.
Correvo a perdifiato, ma lei mi raggiungeva sempre.
A volte mi soffermavo a riflettere,ovattata e soffocata dai miei stessi pensieri nocivi e autodistruttivi, cosa avessi fatto per meritarmi il mio passato e quegli indicibili incubi che mi infettavano come un potente veleno la materia grigia di notte, di cui facevo fatica a liberarmi.
Eppure è quello che ci forgia no? Siamo qui grazie a lui. Sono qui, con le mie cicatrici, cercando di nuotare senza affogare nella mia stessa marea.
Cercavo di restare a galla, aggrappata e annichilita ad un mondo che ormai non era più a colori, ma solo in bianco e nero, come un vecchio film anni cinquanta che si ripete all'infinito.
Ero un'eterna contraddizione. Amavo il diritto, ma odiavo la fredda oggettività delle leggi che a volte sembravano ignorare il lato umano delle questioni.
Amavo la solitudine delle lunghe ore di studio, ma odiavo la mancanza di un gruppo di amici solidi con cui poter condividere la mia passione. Amavo analizzare i casi giuridici complessi, ma trovavo difficile accettare la rigidità delle sentenze senza considerare le diverse sfumature e situazioni.
Amavo la giustizia, ma a volte odiavo il sistema ingiusto e corrotto che sembrava non sempre garantirla. Mentre mi trovavo seduta tra le pareti della biblioteca, un santuario ricolmo di sapere, la mia mente era inevitabilmente turbata da dubbi e incertezze dal caso pratico assegnato dal professor Green, stagliato inerme dinanzi a me come un enigma che mai avrebbe trovato la sua soluzione.
