4. It's a cruel world, and I'm just trying to survive.

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୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥«L'inferno è vuoto, e tutti i demoni sono qui

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«L'inferno è vuoto,
e tutti i demoni sono qui.»
- William Shakespeare
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Amavo la pioggia.
Ne amavo l'odore, il ticchettio, il suono di quando si infrangeva sui vetri.
Amavo osservare quelle piccole stille cristallizzate ed evanescenti gocciolare irriverenti sulle lastre della macchina.

Essa era come un pianto silenzioso che ricopriva con i suoi sogni traslucidi e le sue false speranze ogni angolo della città in un velo di cupa malinconia.
Il suo effluvio penetrante e ammaliante ammantava tutto e tutti con il suo miasma di terra umida che ti invadeva le narici beandoti di quel profumo acre, desolato e frizzante, riportando ricordi sepolti sotto un cielo ricolmo di stelle e sensazioni sopite da troppo tempo.

Il ticchettio delle gocce diventava quasi ossessivo, un battito costante che sembrava martellare a ritmo incalzante con la mia mente.
Ogni stilla che si infrangeva sui vetri era come un grido soffocato, un'eco dei tormenti interiori che si scontravano con la furia della tempesta là fuori.

Le strade si trasformavano in specchi liquidi, riflettendo una realtà distorta, come se il mondo stesso stesse lottando contro il peso delle proprie paure e tristezze.
Come se io, inevitabilmente vi stessi lottando.
Le pozzanghere si trasformavano in voragini plumbee, pronte ad inghiottire tutto ciò che vi si rifletteva.

La pioggia non era solo acqua che cadeva dal cielo; era un'ombra che ti avvolgeva con ogni suo movimento, un'oscurità che sembrava dilatarsi senza fine.
Ogni goccia che attecchiva al suolo sembrava portare con sé il peso di un'agonia impercettibile, tramutando la serenità delle strade bagnate in un palcoscenico pregno di disagio interiore.

Mentre mi trovavo seduto in auto ad un orario poco usuale ma da prassi per missioni del genere, rammentai a me stesso che il mio unico motore interiore era quello di elidere quei bastardi, uno ad uno, smantellando ogni anfratto di ogni organizzazione di traffico di donne e bambini.

Non puoi salvarli tutti.

Quella solita vocina faceva capolino nella mia mente ormai ammantata da mille dolori effimeri e strazianti.
«Questo posto è un incubo. Quante volte dobbiamo fare questo prima che cambi qualcosa?» Il mio amico, Jax, mi risvegliò dai miei pensieri sanguinolenti.
Sbuffai, fissando il vetro appannato dalla pioggia.
«Finché ci saranno bastardi come quelli là fuori, continueremo. Qualunque sia il prezzo.»

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑺𝒕𝒐𝒑 𝑺𝒉𝒊𝒏𝒊𝒏𝒈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora