Amicizia

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giudicare...giudicare...solo giudicare...cosa è l'amicizia, cos'è l'amore, cos'è famiglia se costantemente veniamo giudicati. imprigionati nelle galere di queste tre virtù in modo volontario, con la speranza di essere ricambiati dal tuo stesso gesto di volontà...all'inizio è così, le lacrime di gioia vengono scambiate e ricambiate, ma poi chi è padrone delle tue catene inizia a frustarti. e tu esegui gli ordini con la speranza di ricevere di nuovo le sue lacrime di gioia e di spensieratezza...e invece le uniche lacrime che scendono sono le tue...ma non di gioia, non di amicizia, d'amore...ma di dolore...dolore che ancora una volta ti illudi che esista qualcuno che ti ama ...ti ama e punto...dolore che imponi che la fuori della tua solitudine esista qualcuno che c'è...c'è e punto...invece no...la solitudine è la tua unica compagna...la solitudine ti riempie l'anima...non esiste famiglia che possa dirti chi sei...non esiste amicizia che ti dica come sei...non esiste amore che ti dica cosa devi fare...esisti solo tu e la tua solitudine. l'uomo è destinato a stare eternamente da solo in mezzo ad altri uomini...perché ogni giorno riceverai una pugnalata alle spalle grazie a un semplice commento...e tu come un cretino lo accetterai con disinvoltura...dicendo sì sono io il problema. no non sei tu il problema...ma ciò che vuoi proiettare sugli altri...Perché non accetti il caos dell'anima...vuoi che sia ordinato come il cosmo che ti circonda...ma non è così...siamo animali di caos...noi siamo il caos...tutto il resto è ordine...un ordine diverso da quello che vogliamo imporci...un ordine che va al di là della logica matematica... però il nostro caos chiamiamo ordine...e l'ordine chiamiamo caos...quindi queste istituzioni sono solo illusioni che l'anima crea per domare il caos del cosmo...perché ci rifiutiamo di essere da soli...quando in realtà la solitudine è la nostra unica vera amica.

ma poi che senso ha pretendere di riflettere i nostri comodi sugli altri, se poi non si è disposti a cambiare per i comodi degli altri?

parlandone mi dimentico ciò che dico...eppure il sentimento non cambia ...il disprezzo verso di me rimane. perché non do la colpa agli altri...ma è colpa mia che mi illudo che possa esistere qualcuno che mi ami.

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