Pugnale

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il trotto dei cavalli era l'unico suono che potessero sentire i miei pensieri in quel momento.

come ogni volta che dovevo trovare mia zia,viaggiavo da sola.

dopo quel confronto con mio fratello

"amante"

si mio fratello

"smettila di mentire"

non mi rivolse più la parola,nonostante mia madre lo costringe a stare nella mia stanza da soli

"non contano le parole,ma i lividi sulle tue braccia"

mi accarezzai le braccia pervasa da un brivido di freddo

"o di terrore"

e mi imposi che appena sarei arrivata dalla zia di scrivere una lettera alla famiglia e una specificatamente per lui.

"il pugnale fa sempre paura quando viene pugnalato nel corpo"

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