Capitolo 2

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Nonostante fossi stanca e avessi voluto stare a casa a dormire, il pr team di Loewe aveva organizzato una festa per la nuova collezione, ed essendo affiliata al brand ero stata invitata.
Per la maggior parte del tempo rimasi seduta al bancone del bar ad osservare le persone, non avevo voglia di niente, né di ballare, né di cantare e soprattutto non avevo voglia di iniziare conversazioni con persone di cui non mi importava minimamente e di dover fingere il contrario.
Guardai il telefono per capire che ore fossero, quasi mezzanotte, "sono stata qua fin troppo" pensai tra me e me, feci per andarmene quando sentì qualcuno dire "why are you leaving so soon?" mi girai e vidi Ghali.
Io lo guardai confusa, non sapevo perché mi stesse parlando, non mi sembra che ci fossimo mai conosciuti prima di questa sfilata e sapendo di dove fosse gli risposi direttamente in italiano "perché preferirei cento volte essere a casa mia a dormire", lui mi guardò stupido, probabilmente non si aspettava che gli rispondessi in italiano. Rise e mi disse "sei italiana?" e io "sì, nata e cresciuta a Milano, mi sono trasferita qua due anni fa per lavoro". Lui sentendo questo si illuminò e mi ridendo disse "per favore sei l'unica italiana qua non andartene", io scoppiai a ridere e senza aggiungere altro tornai a sedermi al bancone del bar. Iniziammo a parlare di tutto, lavoro, interessi personali e obiettivi futuri. Lo trovai davvero interessante e affascinante. Oltre ad essere davvero un bel ragazzo, era anche molto intelligente, e questo è ciò che lo rese così attraente. Continuammo a parlare seduti al bar per tutta la sera, eravamo immersi nel nostro mondo. Ad un certo punto guardai l'ora e mi resi conto che era davvero tardi e in effetti iniziavo a sentire la stanchezza. Finita la conversazione gli dissi "sono stanca penso che ora tornerò davvero a casa", lui annuì e disse "sì, penso che sia arrivata l'ora di andare via anche per me, ti accompagno a casa" io risi e gli dissi "ma non sai neanche dove abito!", "...allora ti accompagno alla macchina così arriverai a casa tranquillamente" e allora gli feci segno di farmi strada fuori dal locale. Lui mi mise un braccio sulla spalla e ci dirigemmo fuori dal locale, appena usciti venimmo inondati dai flash quindi aumentammo il passo per arrivare alla mia macchina, lui si assicurò che entrai senza problemi, mi salutò con un abbraccio e se ne andò dal suo autista.
Una volta in macchina rimasi impalata per un attimo cercando di capire cosa avessi appena vissuto. Sentivo dentro di me le farfalle e continuavo a sorridere. Queste sensazioni mi facevano davvero paura, non mi era mai capitato che dopo una serata passata a parlare con un uomo mi sentissi cosi. Nessuno mi aveva mai fatta sentire così ascoltata. Misi in moto la macchina e guidai fino al mio appartamento, salutai il portiere, presi l'ascensore e arrivai all'ultimo piano dove si trovava il mio loft. Una volta entrata in casa mi resi conto di quanto effettivamente fossi stanca, ma allo stesso tempo non riuscivo ad addormentarmi perché continuavo a ripensare a Ghali.

See you in Paris (Ghali ff)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora