22. A flicker in the dark, but it's enough to keep me alive.

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✿𝓛𝓲𝓵𝔂✿

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Grazie💙💫

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«Sei entrato nella mia vita, non come uno
che viene in visita, ma come uno che arriva in
un regno dove tutti i fiumi hanno aspettato
il tuo riflesso, dove tutte le strade hanno
aspettato i tuoi passi.»
- Vladimir Nabokov
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Il mattino seguente, il sole emergeva all'orizzonte con una languida grazia, colorando il cielo di sfumature pastello. La sua luce, morbida e indifferente, penetrava attraverso le tende socchiuse, creando un mosaico dorato sulla coperta sgualcita che ancora raccontava la storia della notte trascorsa.

I raggi del sole sembravano danzare tra le pieghe del tessuto, rivelando il segreto che solo la luce del giorno poteva svelare.

Mi svegliai sola, il calore della sua presenza ormai svanito, sostituito da un'atmosfera carica di memorie e di un silenzio penetrante. La sua assenza, più che una mancanza, si materializzava come un'eco lontana che risonava in ogni angolo della stanza. Il letto, ancorato nella realtà della routine quotidiana, sembrava custodire i segreti della notte appena trascorsa, con la coperta sgualcita a fungere da cronista silenzioso delle emozioni increspate.

Rimasi distesa, lo sguardo rivolto al soffitto, come se potessi trovare risposte tra le trame invisibili dell'intonaco. Le frantumate emozioni della notte precedente si rispecchiavano nei riflessi dorati della luce mattutina, e cercavo di coglierle come foglie al vento, catturando ogni singolo frammento di passione, incertezza e desiderio.

La brezza mattutina, fresca e vivificante, si insinuava dalla finestra socchiusa, portando con sé il profumo del passato. L'aria stessa sembrava carica di segreti sussurrati tra lenzuola, sospesi nell'etere come ricordi indelebili di una tempesta di desiderio scatenata.

Il lenzuolo, abbandonato in disordine sul lato del letto, raccontava la storia di una notte vissuta intensamente. Era l'unico testimone di una fusione di corpi e anime, adesso silenziosamente abbandonato a sé stesso, a custodire il segreto di un capitolo notturno che forse avrebbe dovuto rimanere celato.

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La giornata universitaria proseguiva con il suo consueto ritmo frenetico, e mi ritrovai seduta con Ava nel cortile, tra il fruscio delle foglie e il cinguettio degli uccelli.

Il sole, ora alto nel cielo, sfoggiava il suo calore rassicurante mentre ci godevamo un pranzo leggero al tavolo all'aperto. Ava, occhi curiosi e sorriso accattivante, notò subito la mia espressione pensierosa. «Okay, splendore, parla. Hai l'aria di chi ha qualcosa da raccontare,» mi disse, agitando la forchetta come se stesse dando il via a un'indagine deliziosa.

Guardai la mia amica, cercando di trovare le parole giuste per descrivere la notte appena trascorsa. «È che è stato molto intenso...» Non riuscii a finire la frase che lei mi interruppe con un'espressione di pura eccitazione. «Non ci credo! Ci sei andata a letto! Racconta tutto, quanto c'è l'ha grosso?» Iniziò ad agitare le mani come se stesse cercando di visualizzare la grandezza in modo esagerato. «Tipo così? O di più? E lo sa usare bene?»

Scoppiai a ridere, cercando di nascondere l'imbarazzo.
«Ava! Smettila... siamo in pubblico!»
«Non ci sta guardando nessuno, oh, avanti Lily, ti prego... non faccio sesso da una vita, almeno raccontami la tua vita sessuale...»

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑺𝒕𝒐𝒑 𝑺𝒉𝒊𝒏𝒊𝒏𝒈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora