CAPITOLO DUE: L'IPM

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Ormai non aveva più senso domandarsi chi fosse stato dal momento che sono io quella chiusa qui dentro.
Una luce filtró dalla stanza e vidi la porta aprirsi.
"Esci fuori, muoviti"
Mi alzai di scatto e li seguii nella macchina.
Il viaggio durò 15 minuti e finalmente arrivammo, lo capii quando sentii il rumore del cancello aprirsi.
"Scendi pccrè"
Esclamò un uomo con la barba e il distintivo da fuori la macchina, dev'essere uno della struttura.
Mi aprirono la portiera e scesi.
Mi sentivo gli occhi addosso da tutti, soprattutto dai ragazzi che facevano battutine.
"Uè bellezz! Che c faij ca?!"
Si provo ad avvicinare un ragazzo, che riconobbi all'istante.
"Brutt strunz!"
Era il ragazzo di quella sera.
"T mancav piccrè?"
Non feci tempo a rispondere che l'uomo mi prese dal braccio e mi portò via.
"Anche tu m sij mancat!"
Urlò sempre il ragazzo mentre ero girata di spalle.

MICCIARELLA POV
Stavo giocando coi ragazzi quando vedemmo una macchina entrare.
Ci appoggiammo tutti quanti alla rete in attesa di chi fosse il nuovo arrivato, sperando fosse una lei.
Appena aprirono la portiera vidi una ragazza, tutti fecero battutine ma io ero intento a capire chi fosse quel viso familiare.
"O' fratm chell è la guagliona dell'autrjere!"
Esclamò Dobermann toccandomi la spalla.
"Chi?!"
Chiese mio fratello.
Lo ignorai e mi avvicinai più a lei cercando di farmi notare, ma così non fu, quindi le parlai.
"Uè bellezz! Che c faje ca?!"
Le dissi.
"Brutt strunz!"
Mi rispose appena mi riconobbe.
"T mancav pccrè?"
Risi mordendomi il labbro.
Infastidita venne portata via dal comandante.
"Anche tu m sij mancat!"
Continuai prima che entró dentro, sorrisi e me ne tornai dai miei amici.
"Chi è chist Micciarè?"
Mi domandò Cucciolo.
"Lascia sta nun t preoccupà"
Gli risposi mentre Dobberman rise.
"Nun è roba p te Micciarè"
Edoardo mi diede uno schiaffo sulla nuca ridendo.
Devo ammettere che è na bella guagliona.

MARIA POV
Entrai dentro l'ufficio della direttrice, che mi accolse con un sorriso.
"Siediti pure, Maria giusto?"
Mi seddetti.
"Senta io non ho preso alcun tipo di droga!"
Misi le mani sulla scrivania.
"I tuoi genitori li vedrai domani mattina prima del colloquio con il magistrato, così ti portano il cambio e se fosse dei vestiti in caso di sicurezza"
Non risposi, sinceramente pensavo a tutt altro.
"Domani ci rivedremo, per adesso buona giornata"
Il comandante mi prese e mi accompagnò nella mia nuova cella insieme a Liz, un educatrice della struttura.
"Per oggi stai in cella, se il giudizio del giudice fosse negativo potrai iniziare ad uscire nello spazio ricreativo con tutti"
"Va bene"
Risposi entrando dentro.
"E tu chi sij?"
Mi spaventai e mi girai a vedere chi fosse.
"Ti ho spaventata? Scusami!"
Rise, era una ragazza dai capelli mori raccolti in un mollettone, era molto bella.
"Sono Silvia piacer, te comm t chiamm?"
Mi chiese con un accento Napoletano molto marcato.
"Mi chiamo Maria"
Le sorrisi.
"Da quant staij ca?"
Le domandai sedendomi sul mio nuovo letto, a quanto pare.
"Da 6 mesi più o meno, mi ha incastrata il mio ex in realtà.. Vabbè ma non pensiamoci! È bello qui ti abituerai"
Si alzò.
"Che faccia! Da quanto non dormi?"
Mi prese il viso dalle mani.
"N agg durmit proprio p niente in chist juorne in realtà, brutta proprij?"
Risi mettendomi le mani sul cuore.

Passammo ore a parlare, Silvia è molto simpatica oltre ad essere bella, mi ha pure detto che mi presenterà il
suo gruppo di amiche! Anche se spero che domani uscirò risultando non colpevole.


SPAZIO AUTRICE
Ehii come va? Io non mi posso lamentare.
I capitoli non li pubblicherò ogni giorno ovviamente da come avete visto..
Spero che vi stia piacendo!❤️

Non so starti lontano|MicciarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora