Prologo

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 Le mie amiche di nuoto se ne sono andate tutte, siamo solo io e lui. Alexander, il nostro allenatore, il mio ragazzo, nessuno lo sa, nemmeno i miei genitori. Lui è molto più grande di me, trentasette anni, mentre io ne ho diciassette.

Ma come è possibile non cadere nel suo fascino? Capelli biondi, occhi azzurri, braccia muscolose, petto ben scolpito?

Prendo la borsa ed esco dallo spogliatoio, il rumore delle suole delle mie scarpe è l'unico suono udibile, cammino lentamente verso il suo ufficio.

Busso alla porta, aspettando il suo permesso, che non tarda ad arrivare.

L'ufficio è carino e ordinato, la scrivania è sotto le finestre, a destra lungo la parete c'è una libreria piena di libri e liste di presenza di chi si allena in piscina.

Alexander si avvicina lentamente, appoggia le mani sul mio fianco.

«Kate, mi sei mancata».

Mi sfiora le labbra.

«Tieniti forte».

Mi sussurra sulla bocca, mi prende in braccio e mi fa sedere sulla scrivania.

Continuiamo a baciarci mentre le nostre lingue iniziano a danzare sessualmente, le sue mani iniziano a giocare con l'elastico dei miei pantaloni, colpendo la pelle sensibile della mia vite, aumentando l'eccitazione.

«Togliteli».

Mi ordina, io obbedisco restando con la felpa, mi sfila le mutandine, con un solo movimento mi allarga le gambe e si sistema con la testa tra le cosce.

Chiude la sua bocca sulla mia vagina e inizia a leccarmi leggermente il clitoride, facendomi gemere di piacere, fa scivolare un dito allargandomi dolcemente.

Si sposta un po'.

«Sai di miele».

Apre la cerniera dei jeans abbassandoli e fa lo stesso con le mutande, il pene è già eretto.

Lo guardo con desiderio, con un colpo secco mi penetra.

Prima sono movimenti lenti, cerco le sue labbra, lui mi mordicchia il labbro inferiore senza farmi male.

Esce ed entra, le sue mani sollevano la mia felpa gettandola a terra, inizia ad accarezzarmi la pelle della schiena mentre le sue labbra si abbassano per baciarmi e leccarmi il capezzolo.

Sussulto.

«Oh mio Dio sì!»

Alexander accelera le spinte, il suono ritmo dei suoi testicoli che colpiscono la mia pelle diventa sempre più forte, aumentando l'intensità del momento.

Sussulto di piacere.

«Oh Kate!»

Avvolgo le gambe attorno alla sua vite mentre sento il mio orgasmo avvicinarsi. Lascio che le mie mani risalgano la sua schiena per una presa salda mentre il piacere mi travolge. Gli stringo il sedere.

Il suo cazzo colpisce le mie pareti, portando un profondo senso di piacere che mi fa gemere. Voglio sentire ogni centimetro di lui dentro di me mentre raggiungo l'apice della mia estasi.

Il suo corpo comincia a vibrare, sento il suo sperma caldo riempirmi. Esce scendo dalla scrivania e prendo il suo cazzo in bocca, comincio a succhiarlo con passione. Sento la sua eccitazione crescere, le sue mani sono intrecciati tra i miei lunghi capelli castani.

Lascio che mi scopi la bocca intensamente, godendomi il piacere che mi dà mentre sento il suo respiro accelerare e il suo corpo tremare piacevolmente.

Di tanto in tanto succhio delicatamente anche i suoi testicoli, massaggiandoli con la lingua.

«Sì Kate, brava».

Raggiunge un altro orgasmo nella mia bocca, gemendo mentre io ingoio il suo sperma, godendomi la sensazione calda e salta.

Sinfonia AcquaticaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora