28. what if you and I were real?

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✿𝓛𝓲𝓵𝔂✿

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Grazie💙💫

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«E se ti mostro il mio lato oscuro, mi
stringerai comunque a te, stanotte?»
- Pink Floyd
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«E noi ragazzina, siamo maledettamente reali.»

Quando ti trovi di fronte a colui che, con una brutalità al di là del tempo, ti ha strappato via ogni frammento di umanità, ogni brandello di innocenza che credevi di possedere invano, eppure, nel suo crudele paradosso, ti ha donato tutto ciò che ora costituisce la tua stessa essenza, come ti comporti?

Vorresti scagliargli contro la tua ira furente, riversare su di lui tutto l'odio accumulato, fargli provare il cordoglio che ti ha impresso addosso, come un'eco perpetua che non smette mai di risuonare nel profondo delle tue viscere. Ma le tue mani, tremanti come foglie in preda alla tempesta, si ritirano prima di toccarlo, congelate in un attimo di dubbio e follia.

Razionalmente, potresti volerlo ridurre in cenere, annientarlo con il peso dei tuoi sguardi che diventano lame, affilate dall'odio, dai tuoi occhi che ora si tingono di fuoco e sangue, mentre nelle vene ribolle un veleno antico, una sostanza corrosiva che brucia come lava nera, un fiume di distruzione pronto a divorare ogni cosa.

Eppure, c'è qualcosa che ti trattiene, una corda invisibile che ti avvolge, che ti lega a lui con una forza impossibile da spezzare, un filo sottile ma indistruttibile, che stringe e soffoca, e che, al contempo, ti riscalda con una fiamma proibita.

E in quel momento, il corpo diventa il traditore più vile, una bestia che non conosce ragione, che non si piega alle leggi del dolore o del rifiuto. Le tue membra, quelle stesse che dovrebbero ribellarsi, tremano invece di desiderio inconfessabile, vibrano all'unisono con la sua presenza, e mentre il tuo sguardo lo accusa, il tuo corpo canta una melodia di resa, un canto silenzioso ma così forte da rimbombare in ogni fibra della tua carne.

Le tue gambe, deboli e instabili come sabbia sotto la pioggia battente, vacillano di fronte a lui, incapaci di reggersi, e la tua pelle brucia ovunque il suo sguardo si posa, come se i suoi occhi fossero lame affilate, pronte a inciderti a fondo, ma il taglio che ti lascia è dolce, è desiderato, e tu lo senti fino all'osso, fino a quel punto profondo in cui si nascondono le tue paure, le tue incertezze, i tuoi desideri segreti.

E in quella frazione di eternità, con il respiro che si spezza e il cuore che martella furioso contro le tue costole come un animale in gabbia, sei costretta a fare i conti con l'unica verità che il tuo corpo non può più ignorare: nonostante l'odio, nonostante il dolore, sei attratta verso di lui, come una falena verso la fiamma, come un satellite verso la sua stella morente, intrappolata in un'orbita da cui non c'è via d'uscita.

Le tue pieghe interne, bagnate di un'umidità che smentisce ogni parola di rifiuto, si contraggono in spasmi incontrollabili, ogni singolo muscolo una risposta involontaria alla sua presenza imponente, e tu ti ritrovi a lottare con il desiderio che cresce, che monta dentro di te come un'onda che non puoi fermare. Il tuo petto si alza e si abbassa in una danza frenetica, un respiro spezzato, ogni ansimo scandito da quella pulsazione folle che si fa strada dentro di te, sfondando ogni barriera di razionalità.

E il cuore, quel traditore eterno, batte come un pazzo scatenato nella tua gabbia toracica, un tamburo che segna il ritmo del caos, delle illusioni che si scontrano con la realtà.

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑺𝒕𝒐𝒑 𝑺𝒉𝒊𝒏𝒊𝒏𝒈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora