🌟 𝑨𝒍𝒘𝒂𝒚𝒔 𝒃𝒆 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒐𝒘𝒏 𝒍𝒊𝒈𝒉𝒕, 𝒂𝒏𝒅 𝒅𝒐𝒏'𝒕 𝒍𝒆𝒕 𝒂𝒏𝒚𝒐𝒏𝒆 𝒕𝒖𝒓𝒏 𝒊𝒕 𝒐𝒇𝒇. 🌟
Esistono ombre che danzano nel crepuscolo dell'anima, avvolte da un velo di mistero che sfida persino la luce più radiosa. Sono presenze s...
Prima di iniziare a leggere il capitolo vi prego di lasciare una stellina per supportarmi, sapete quanto sia fondamentale per me. Grazie💙💫
୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥ «Si spogliò mostrandomi le sue nudità. Io accesi una sigaretta e dissi 'non cercare di sedurre il mio corpo, ma la mia mente.' Si rivestì e mi parlò di sé. Fu il preliminare più intenso e soddisfacente della mia vita.» - Charles Bukowski ୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥❀⋆┈༉୭̥
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Continuammo a baciarci come se fossimo l'uno il respiro dell'altro.
Ancora nuda, sentivo il calore della sua pelle attraverso il contatto con il suo corpo vestito. Ero seduta sul suo grembo, la sua presa avvolgente, come se cercasse di trattenere un frammento del nostro momento di intimità. Mi allontanai leggermente, desiderando guardare negli occhi l'uomo che mi aveva svelato il lato più vulnerabile di sé.
«Lascia che mi prenda cura di te,» sussurrai, un'offerta di consolazione e attenzione. Lo feci sdraiare delicatamente, come se stessi aprendo un capitolo di confidenza e vulnerabilità. Gli sbottonai i pantaloni con gesti lenti e deliberati. La vista della sua prorompente virilità mi lasciò senza fiato.
Non mi ci sarei mai abituata.
Con dolcezza, gli sfilai i pantaloni e la maglia. Mi alzai, dirigendomi verso il bagno, e cominciai a riempire la vasca.
«Che combini, Rossa?» chiese dalla stanza accanto. «Te l'ho detto, mi prendo cura di te. Vieni qui.»
Aspettai finché non si avvicinò, abbracciandomi da dietro e baciandomi sulla testa. Non riuscivo ancora ad abituarmi alla sua possente altezza.
«Il fatto che io, in un momento di debolezza, mi sia aperto con te, non significa niente,» confessò la sua voce, trasmettendo una complessità di emozioni.
Era come se cercasse di giustificare la sua vulnerabilità, di mantenere un certo distacco.
«Sì, certo, continua pure a mentire a te stesso,» ribattei con un sorriso malizioso. La mia risposta era un'ironica sfida, una ribellione alla sua negazione di ciò che poteva esistere tra di noi.
«Non mento a me stesso, ragazzina. Sono solo realista. Io sono questo. Non credo nell'amore,» pronunciò con disprezzo, il suo sguardo riflessivo rivolto verso il pavimento. Mentre il vapore del bagno ci avvolgeva sembrava che ci fosse un vuoto di significato tra le sue parole e le azioni che stavano accadendo.
